Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2014 “Anne Frank e Peter Schiff, ultimo giorno di libertà” di Aldo Fiorenza

Categoria: Premio Racconti per Corti 2014

Una strada secondaria, lontana da piazza Dam. Peter aspetta Anne, con impazienza, andando su e giù e nascondendosi di tanto in tanto, nell’atrio di un negozio. E’ lo stesso giorno in cui Anne Frank sarà costretta a nascondersi nel famoso rifugio.

Peter Schiff, – è ormai documentato – è stato il primo, unico, vero amore adolescenziale di Anne Frank che lo nomina, appassionatamente, anche nel suo diario (ma non si tratta assolutamente di quel Peter ven Pels di cui è pieno il diario)

 

 

Peter Schiff (fra sé):

Vuoi vedere che s’è persa per strada? In mezzo a questi vicoli e vicoletti? Comunque l’importante è che da queste parti stiamo tranquilli. Non può succederci niente. …ma. quando arriva? Quello che non le manca proprio è la puntualità. Se lo fa per dispetto, per farmi innervosire, c’è già riuscita in pieno…ma quanto ci mette? Anne, sto perdendo la pazienza…quei pazzi di nazi possono apparire come le lucertole che sbucano da sotto una pietra…Anne, vuoi liberarti di me? Ma non siamo stati male l’ultima volta!…baci a…mangiami mangiami…Non hai appetito, Anne, oggi?…ok, ti hanno beccata! Ma tu sei più guizzante d’un pesciolino! Impossibile! Tu ce l’hai con me, Anne. Che t’ho fatto, dimmelo? Mettiamola così, allora. Tu cerchi a tutti i costi la mia compagnia!…adesso, se sto ancora un po’ allo scoperto, mi prendono e mi portano da…te. In prigione! Te li sei fatta bene i conti!

(un brivido percorre Peter…qualcuno cerca di afferrarlo alle spalle: è Anne)

 

Anne: Il fifone…il solito!

(ma intanto ha cercato di baciarlo da dietro)

 

Peter: La scema…la solita! Che genio, di questi tempi!

 

Anne: Meglio scema che…fifona!

 

Peter: Lo dici tu…una scema vuol dire che non ci sta con la testa! Capito, il complimento?

 

Anne: Peter…

 

Peter (allarmato): Che c’è adesso?

 

Anne: Niente…così…

 

Peter: Così…che? Non mi piaci, oggi, carina.

 

Anne: Nemmeno tu…ma pensi qualche volta, Peter?

 

Peter: Oggi non mi sembri in vena di…giocare con me a chi la dice più grossa! Che ti succede, scusa?

 

Anne: Niente…che ne so!

 

Peter: Hai paura?Qui non ci becca nessuno, sta tranquilla.

 

Anne: Lo dici tu. Quelli ti sbucano anche dai tombini o dal fondo stradale. E poi non è questo…

 

Peter: E cos’è? Dai, non fare la misteriosa.

 

Anne: Ci vedremo ancora, Peter?

 

Peter: Ah, era questo il gran segreto!Morivi di…dispiacere per me! Tutto regolare!

 

Anne: E se ci succedesse qualcosa davvero?

 

Peter: Niente paura. Senza la stella gialla? Non ce la mettiamo più…come oggi. Mica possono leggercela in fronte, scusa!

 

Anne: Ma i nostri genitori ci mettono sotto chiave con tutta la famiglia per chissà quanto!

 

Peter: Adesso non piagnucolare come una…femminuccia! Dov’è finito il maschietto che ho conosciuto io?

 

Anne: Tu non capisci. Come se non te ne importasse niente!

 

Peter: Credi davvero, Anne, che non m’importi niente di te?

 

Anne: Ci spero tanto…

 

Peter: E ti pare che mi basta la speranza? Ma noi due siamo cuciti insieme come ago e filo o come asola e bottone! Chi ci slega più!

 

Anne: Lo dici sul serio, Peter?

 

Peter: Comunque anche se ci slegano prima…a Natale saremo già liberi come uccellini! Non senti la radio clandestina che ha tuo padre?

 

Anne: No. Mi dispiace. Non m’intendo di politica.

 

Peter: Anne, questa è guerra, ormai. Non c’entra più la politica. Ti dico che a Natale sarà tutto finito. Lo festeggeremo insieme. Senza il minimo dubbio.

 

Anne: Beh, questo lo penso anch’io. Ti pare che tutti gli alleati insieme non gli sanno dare una bella batosta?

 

Peter: Adesso mi piaci. I miei sono attaccati alla radio dalla mattina alla sera. E non ci dormono neanche la notte di questi tempi.

 

Anne: Ho sentito, a casa mia, che i nazi sono arrivati vicino a Mosca.

 

Peter: Sì, vero. E sono anche davanti a Leningrado. Soltanto che la cosa va avanti da mesi e mesi. Naturalmente non hanno le chiavi di casa e allora non fanno che sbatterci il muso!

 

Anne: Ma i nazi sono imbattibili…troppo superiori, no?

 

Peter: Qui in Olanda li hanno battuti perché non gli hanno dato nemmeno il tempo di mettersi le divise. Ma in Russia? Se i nazi non crepano prima, crepano in Siberia. Io immagino la Russia, tutta come una grande Siberia. Napoleone si starà ancora leccando le ferite nell’al di là!

 

Anne: Stalin non mi sembra un Napoleone.

 

Peter: Stalin può valere anche solo un terzo di Napoleone, ma quel territorio mezzo siberiano, lo rende più forte di due Napoleoni messi insieme. Sicuro che prima dell’inverno, i nazi avranno finito per sempre di fare gli sbruffoni.

 

Anne: Ma tu ne sei davvero convinto, Peter?

 

Peter: Penso alla Siberia e già li vedo tutti morti e stecchiti dal gelo, se ci arrivano all’inverno.

 

Anne: Magari…allora a Natale staremo insieme di nuovo, vero, Peter?

 

Peter: Puoi scommetterci!…solo che non mi va di aspettare Natale per…

 

Anne: Capito! Andiamo sul canale qui vicino…

 

Peter: Sì…

(sul canale):

Ti va una gita in barca? Oggi mi sento…romantico.

 

Anne: E la stella gialla?

 

Peter: Stupidina. Oggi non ce la siamo messa

 

Anne: Ah…che scema!

 

Peter: Scemi sono i nazi, casomai! Pare che adesso vadano a sbattersi perfino a Stalingrado e se prendono una scoppola lì, è finita per sempre per il Grande Reich criminale. Vieni, le barche sono qui. C’è il molo.

 

Anne: Non mi va. Non sono in vena oggi…e poi meglio evitare complicazioni…all’ultimo momento!

 

Peter: Ma che dici? Ti senti bene, Anne?

 

Anne: No, per niente! Voglio andare via…

 

Peter: Dai, non abbiamo mai avuto paura di nessuno…

(Anne gli si stringe addosso e cerca la bocca di Peter; si baciano esitanti e più volte, con tenerezza)

 

Peter: Siamo molto più bravi, però

 

Anne: Sì…molto di più…

 

Peter: Ci siamo baciati come angeli che sono fatti d’aria…infatti ho avvertito appena un soffio dalla tua bocca. Soffi proprio piano, però!

 

Anne: Devo andare via…a prepararmi…

 

Peter: Cosa? Ma non dire sciocchezze. A noi due non ci prenderanno mai!

 

Anne: Ma non staremo più insieme. Quando non ci sono, tu guarda dalla finestra come guardo io. Può darsi che i nostri pensieri s’incontrino…e anche le nostre facce!

 

Peter: E che ci faccio con una finestra aperta e con i tuoi pensieri che nemmeno conosco? Noi dobbiamo vederci…sempre! Anche con l’immaginazione.

 

Anne

(scappando):

A Natale, Peter. Ricordatelo. A Natale!

 

Peter: …anche prima, Anne, chi lo sa…Non ci prenderanno maiii! Li uccidiamo tutti…primaaaa!

(accorrono poliziotti della Gestapo, ma Peter e Anne sono già uccel di bosco)

 

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1 commento »

  1. L’amore che supera la vita, la morte e gabba i criminali di guerra!
    Angela Lonardo

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