Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2014 “Audioguida” di Guido Penzo

Categoria: Premio Racconti per Corti 2014

Interno / sala di un museo: Alcuni visitatori si aggirano all’interno di una sala espositiva della mostra su Piero Manzoni che si tiene a Milano, Palazzo Reale fino al 2 giugno (o altra mostra a vostra scelta, magari a Lucca).

Tra di essi vi è Michele, il nostro protagonista. E’ fermo davanti ad un’opera, la osserva mentre ascolta la descrizione dall’audio-guida che indossa:   “…Dall’autunno 1961 Manzoni sperimentò ulteriori percorsi innovativi, dando vita alle tanto controverse  quanto geniali scatolette di “Merda d’artista”. L’estremizzazione di un pensiero, già in precedenza espresso dall’artista, riguardo la concretezza materiale del corpo e alla artisticità implicita in ogni atto dell’autore e, quindi, nelle sue “reliquie”...”.

Poi Michele si sposta davanti ad un’altra opera del Manzoni. Altro audio fuori campo con altra descrizione dell’opera davanti alla quale si è fermato.

Così abbiamo presentato i due protagonisti: Michele, un giovane studente d’arte di 23 anni di Lucca e per quel giorno turista a Milano, e la “voce” dell’audioguida che lo sta accompagnando nel percorso espositivo. Fin qui niente di strano. Senonché al termine della visita, prima di uscire dall’ultima stanza, Michele decide di…rubare la cuffia che indossa con il relativo “lettore”. Non chiedetemi perchè lo fa, non c’è tempo per chiederselo, qualcuno potrebbe accorgersene.

Esterno / Giorno. Michele è all’esterno di Palazzo Reale. E’ fuori con l’audioguida. Nessun allarme ha suonato. Forse perchè nessuno si aspetta che qualcuno possa rubare un’audioguida, forse. Chissà perchè. Michele la tira fuori dal maglione, la guarda domandandosi cosa potrà ricavarne…indossa ancora una volta la cuffia e si accorge che non è spenta. La cosa più strana è che l’audio che gli arriva alle orecchie descrive esattamente quello che lui sta guardando. Si gira verso il Duomo e: “…Lo stile del Duomo, essendo frutto di lavori secolari, non risponde a un preciso movimento, ma segue piuttosto un’idea di “gotico” mastodontico e fantasmagorico via via reinterpretata. Nonostante ciò, e nonostante le contraddizioni stilistiche nell’architettura, il Duomo si presenta come un organismo unitario. La gigantesca macchina di pietra infatti affascina e attrae l’immaginazione popolare, in virtù anche della sua…”.

Alza gli occhi verso la Madonnina posta in cima ed inizia una nuova descrizione: “…Inaugurata il 30 dicembre 1774, la Madonnina del Duomo di Milano è il punto più alto della chiesa. La statua venne disegnata dallo scultore Giuseppe Perego e fusa dall’orafo Giuseppe Bini, per un’altezza di 4,16 metri. L’interno della statua conserva…”.

Possibile? Si domanda Michele, eppure su ogni cosa sulla quale lui sofferma lo sguardo ascolta una descrizione proveniente dall’audioguida. Possibile che l’audioguida funzioni anche al di fuori del Museo? Questo è ormai certo. Possibile che sia sufficiente guardare, per esempio, quella statua, chi cazzo è?, dalla parte opposta del Duomo per ascoltare: “… Il monumento venne commissionato allo scultore italiano Ercole Rosa da Umberto I dopo la morte del padre nel 1878, ma venne posta in centro alla piazza solo nel 1896 in quanto lo scultore morì prima di aver terminato il monumento che venne finito da altri e poi inaugurato…”.

Michele non credeva alle sue orecchie, era proprio il caso di dirlo, eppure…

Michele adesso ce l’aveva tra le mani. La guardava con un misto di curiosità e di paura. D’accordo, si convinse, probabilmente funzioni solo qui a poca distanza dal museo. Con questa speranza Michele s’incamminò alla ricerca di un posto economico dove mangiare qualcosa.

Esterno / Giorno. Michele si muove per alcune vie. Dopo una decina di minuti, ormai lontano da Palazzo Reale, si trovò davanti ad una trattoria… greca. Perché no? “Esperides” era scritto sull’insegna. Chissà com’è? Si domandò. Chissà? Così fece quello a cui aveva rifiutato di pensare fino a quel momento. Prese l’audioguida e si mise in testa la cuffia, ascoltando: “Esperides è aperto da oltre 10 anni ed è ormai un punto di riferimento della ristorazione milanese. Si inizia con un misto di antipasti, pikilia 12 euro, che comprendono taramosalata, melizanosalata, dolmadakia, olive, feta e un notevole tzatziki. Godetevi la moussaka, 9 euro, e continuate con una progressione deliziosa che attraversa il gyros con patate, 9 euro e 50 centesimi, carne cotta su uno spiedo…”. Funziona!

Interno / Giorno. Sala della trattoria. Ma la cosa più incredibile gli capitò dopo aver terminato l’ultimo pezzettino di pane spalmato di tzatziki  in attesa che gli portassero la moussaka. Più per gioco che per curiosità s’infilò ancora una volta in testa la cuffia dell’audioguida e “puntò” la ragazza che era seduta al tavolo vicino all’ingresso assieme ad un tipo di spalle, molto più anziano. “Francesca, 25 anni, nata a Salerno il…”. Michele era già innamorato e l’ultima cosa che gli “disse” l’audioguida era che Francesca non era fidanzata. Bene!

Fu a quel punto che…

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7 commenti »

  1. Racconto leggero, molto gradevole e soprattutto breve. Mi è piaciuto.

  2. Che idea originale! E originale anche la costruzione del racconto.
    Complimenti.

  3. Trovo l’idea molto molto interessante, sul genere fantareale che a me personalmente affascina da sempre.
    Il finale mi lascia un pochino di amaro, avrei preferito sapere quello che succede dopo, magari sempre con l’aiuto dell’audioguida, e non solo immaginarmelo!
    Comunque complimenti!

  4. Il finale c’è e l’audioguida è ancora protagonista. Non voglio svelarlo adesso per non rovinare la sorpresa, se dovesse venir realizzato…

  5. Davvero piacevole ed originale. Mi piace il genere un po’ sul surreale. Ho trovato coinvolgente la narrazione.
    Il finale aperto lascia spazio all’immaginazione ed un certo senso di attesa che mi è parso accentua la connotazione surreale del racconto.
    Complimenti.

  6. Mi è piaciuto; originale questo strumento fantascientifico di indagine o di autoguida. Mi associo e dico “Complimenti”.

  7. Racconto singolare. Simpatico surrealismo con incognita finale!
    Bravo.
    Angela

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