Premio Racconti per Corti 2014 “La spesa” di Pierre Faiazza
Categoria: Premio Racconti per Corti 2014Paola è una giovane trentenne che vive a Lucca in un modesto e rustico monolocale. Paola non dimostra l’età che ha grazie a un viso che non presenta difetti né rughe.
Il suo stipendio stringato non le permette di portare a termine alcuni piccoli interventi che l’appartamento richiederebbe, specialmente per andare a coprire alcune piccole falle nel sottotetto.
Ogni mattina, Paola, appena svegliata, apre le persiane per tastare il tempo. Il monolocale di Paola infatti si affaccia lungo una stradina del corso.
Questa mattina, il cielo è cosparso di nuvole, sebbene il sole riesca comunque a filtrare portando del timido calore sul viso di Paola. Ma la ragazza non è convinta: sa che pioverà quel giorno.
Paola decide allora di recarsi al suo supermercato di fiducia per fare la spesa.
Fuori dalle porte delle case della via, stazionano diversi cassonetti della spazzatura pieni; fuori da casa di Paola invece nessun cassonetto.
Lungo il percorso attraverso la Lucca vecchia, Paola si imbatte in due anziane signore che discutono sul tempo. Mentre la prima si lamenta della continua pioggia dell’ultimo periodo e della conseguente umidità, la seconda le suggerisce di rimbiancare in estate.
SIGNORA DELLA VALLE
Il radiogiornale dice che pioverà anche oggi.
SIGNORA DE LUCIA
(sbuffando) Con questo pioggia devo continuare a stendere dentro casa. Mi si fa l’umidità agli angoli.
SIGNORA DELLA VALLE
Rimbianchiamo in estate.
Paola sorride captando la conversazione. A lei la pioggia richiede un diverso approccio.
Giunta al suo supermercato di fiducia, Paola cerca accuratamente una serie di prodotti inscatolati: olive in lattina, ceci in barattolo, pomodori in vaschetta di plastica, spinaci congelati, cipolle e patate. Paola sa dove trovare i prodotti, si dirige con decisione nelle varie parti del supermercato per reperire ciò che le serve.
In cassa, la solita cassiera, riconosce Paola e la sua tipica spesa vegetariana. La cassiera, parecchio sovrappeso e con diversi brufoli in viso, chiede a Paola se il trucco per un viso pulito sia proprio il cibo che compra così spesso.
CASSIERA
Come va oggi? Sempre verdure: è il suo trucco per mantenere la pelle liscia? Un giorno me lo deve rivelare.
Paola non risponde, ma concede un sorriso di cortesia.
Durante il percorso di ritorno verso casa, il cielo si fa sempre più grigio confermando le sensazioni del mattino. Paola affretta il passo.
Salita in cucina, Paola comincia a prepararsi un minestrone con tutti gli ingredienti appena acquistati; ripone in un angolo con attenzione le scatole e i contenitori dei cibi, senza buttarli. Paola prepara un abbondante minestrone e approfitta della cottura per imbandire in maniera spartana il tavolo nel centro del monolocale. Un capiente piatto bianco accoglierà il minestrone.
Una volta pronto, Paola mangia il suo minestrone, ma sembra non concentrarsi troppo sul sapore; con l’orecchio teso, è in attesa di cogliere il primo scroscio di pioggia sulla casa. Eccolo!
Paola può finalmente gustarsi il suo minestrone. A ogni cucchiaio nel quale capita un pezzo di verdura, Paola indirizza il suo sguardo nell’angolo della casa nel quale ha collocato la confezione che conteneva quella verdura.
Il barattolo di ceci esattamente sotto un buco nel sottotetto dal quale filtrano goccioline d’acqua,
il vasetto di olive riceve l’infiltrazione del bagno,
la confezione dei pomodori a lato della finestra,
la scatola degli spinaci vicino a una gamba del tavolo,
il contenitore di plastica delle patate davanti all’ingresso.
I buchi del sottotetto costituiscono aperture naturali per l’acqua che gocciola nell’appartamento di Paola. Ma così facendo la giovane evita di dover pulire ogni volta che piove.
Paola si gusta uno degli ultimi cucchiai del minestrone, rimanendo colpita dal sapore delle cipolle, più deciso rispetto alle volte precedenti.
PAOLA
Sono migliorate queste cipolle. Sarà la pioggia…
Fuori piove.
Fine.
Un racconto morbido e nella sua semplicità molto dolce, potrebbe essere una delle tipiche scene alla Jean-Pierre Jeunet con una delle sue attrici dal volto candido e sognante.
Sono quelle storie fuori schema ma dentro il desiderio di tutti, dove vige una positiva rassegnazione ormai utopia della nostra società. L’ho apprezzato molto.
Uno stile di vita alternativo che prevede un alimentazione senza fronzoli, tutta concentratisima esclusivamente sulle verdure, e sulle goccioline di pioggia che cadono sminuzzate sopra alle verure. Un racconto sulla vita di una donna bella fiera di essere anticonformista.
Originale racconto dai personaggi femminili; le donne anziane sono prese dai loro pochi problemi quotidiani affrontati con l’esperienza della vita mentre le donne impegnate nei lavori fuori casa hanno difficoltà di linea e di tipo economico. I brufoli della pelle e i buchi del tetto sembrano essere i problemi di queste donne giovani che accettano con rassegnazione e la cui soluzione può aspettare o è ricercata in un modo poco usuale. Io vedo, e forse sbaglio, un’ironia alla pratica quotidiana della spesa a cui noi maschi, in maggioranza, siamo fuori. La protagonista ha le idee chiare sulle cose che le servono e non sgarra, è diversa dalle signore che seguono il percorso tra tutte le corsie dei prodotti alla ricerca delle promozioni o di quelli che permettono di finire in fretta la raccolta dei punti. Il racconto ci ricorda l’importanza dell’alimentazione e della degustazione dei cibi.
Originale, attiva i cinque sensi, secondo me!