Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2014 “Perchè…Perchè lo so io (il sogno)” di Alessandro Bonaciti

Categoria: Premio Racconti per Corti 2014

 

Italia 1963. Fine estate. Giorno.

 

In una cucina una donna di mezza età prepara da mangiare. Su uno dei mobili c’è una radio. In un angolo si vede la porta d’ingresso, nella parete opposta notiamo una porticina. Il marito è seduto al tavolo – già apparecchiato – e guarda fisso davanti a sé.

 

Due ragazzini, uno all’inizio dell’adolescenza l’altro ancora un bambino, entrano dalla porta parlottando e vengono redarguiti per il ritardo. I 4 si siedono a tavola.

 

 

 

Durante il pranzo c’è silenzio. Il ragazzo più grande a un certo punto osserva i due genitori e domanda di Stefano: il giorno prima Stefano gli ha parlato della passione per il teatro e del fatto che i genitori non la considerano. Viene interrotto immediatamente dalla donna: non sono cose che riguardano un ragazzetto di 12 anni. Il ragazzo prova a domandare perché Stefano non pranzi con loro: la risposta del padre è che Stefano mangerà più tardi.

 

Il ragazzo insiste: perché vengono attuati tali comportamenti verso Stefano? La risposta del padre è che certe cose, anche volendo, non si possono cambiare.

 

 

 

Più tardi i due ragazzini sono seduti al tavolo della cucina: il più grande scrive, il più piccolo gioca con un’automobile.

 

Dalla porticina entrano l’uomo e la donna. Quest’ultima ha un piatto vuoto in mano, lo ripone nel lavandino, quindi si rivolge ai due ragazzi: devono uscire tutti insieme.

 

I due sistemano quaderni e giochi in uno dei mobili. Escono tutti. La donna, ultima, chiude la porta a chiave.

 

 

 

Dopo alcuni secondi di silenzio, si sentono dei passi. Dalla porticina compare un ragazzo di circa 18 anni: capelli lunghi fino alle spalle, un filo di trucco, indossa maglietta bianca e jeans. È Stefano. Il ragazzo accende la radio. Rimane in piedi a un metro dalla stessa. La voce che si sente annuncia che a breve verranno letti i passi più importanti di un discorso tenuto negli USA da M.L.King. Dopo alcuni secondi la voce comincia a recitare i primi passi del discorso Ho un sogno (I have a dream).

 

 

 

Stefano fissa la radio. La scena cambia improvvisamente.

 

Siamo sul palcoscenico di un teatro. Al centro del palco c’è Stefano, illuminato da un riflettore. Resta qualche secondo in silenzio, quindi inizia a parlare. Adesso è lui a proseguire il discorso di M.L.King.

 

 

 

Improvvisamente si sentono delle voci provenire dall’esterno, quindi il rumore della chiave inserita nella serratura. La scena ritorna nella stanza: Stefano esce, la radio resta accesa. L’uomo, la donna e i due bambini entrano in casa. Si accorgono della radio accesa: per qualche secondo i 4 si bloccano e ascoltano le parole che provengono dalla radio, quindi la donna la spegne con un colpo brusco e veloce. L’uomo decide di tornare fuori: vuole andare a fumare.

 

 

 

Il figlio più piccolo si avvicina alla donna. Le chiede perché abbia risposto seccamente alle richieste di una vicina di casa circa Stefano. La donna, scura in volto, non guarda il figlio mentre gli parla: non c’è un perché, è così e basta! Questa è la sua risposta.

 

 

 

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1 commento »

  1. Interessante ed essenziale, senza tanti giri di parole e l’inquadratura giusta, i vecchi e i giovani. I sognatori e chi non ci crede più. Ciao

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