Premio Racconti per Corti 2014 “Satana porta a porta” di Domenico Scalia
Categoria: Premio Racconti per Corti 2014E’ sera, Davide, un ragazzo di trentanni, rientra nel suo appartamento dopo l’ennesimo colloquio di lavoro andato male; sul tavolo una lettera della sua fidanzata che gli annuncia la loro rottura e, come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge un avviso dell’amministratore del condominio che lo avverte sulla possibilità dello sfratto se continua a non pagare l’affitto.
Davide non sa dove sbattere la testa, il lavoro non lo trova, i soldi scarseggiano, rischia di finire sotto i ponti e la sua fidanzata, unico supporto morale, lo ha appena lasciato; nonostante ciò Davide non demorde e si mette subito alla ricerca di nuovi annunci di lavoro su internet, ma a completare il tutto si aggiunge un black-out che avvolge l’intero appartamento nel buio più totale.
Nel frattempo che Davide accende una candela per farsi luce bussano alla porta, è un rappresentante porta a porta, elegante ed affascinante, quest’ultimo entra di prepotenza nell’appartamento, si presenta con il nome di Rice ed è lì per proporre a Davide un patto: vendere l’anima al diavolo in cambio di tutto ciò che esso desideri.
Davide è sbigottito, crede in uno scherzo, ma Rice gli mostra un biglietto da visita con su scritto “Rappresentante di Satana” e gli spiega il suo compito: lui, insieme ad altri suoi colleghi, girano il mondo in cerca di persone che hanno problemi di diversa natura: economici, familiari, fisici e quant’altro, e gli propongono un patto, lo stesso che lui ha proposto a Davide; loro devono ottenere un tot di contratti all’anno per venire promossi ed evitare l’ira di Lucifero.
Davide è scettico, non vuole avere nulla a che fare con Rice e con tutto ciò, d’altronde si parla del diavolo e non si prospetta nulla di buono, quindi tenta di mandarlo via, ma ogni gesto è vano; tra i due scoppia un’acceso scontro verbale, Davide è convinto che sia solo un periodo buio e che il futuro sarà più prosperoso mentre Rice cerca di fargli capire che andrà sempre peggio e che l’unica via per un futuro migliore è firmare il contratto e vendere l’anima, così facendo potrà vivere una vita agiata.
Dopo varie manipolazioni mentali di Rice, Davide cede e decide, a malincuore, di firmare il patto e ottenere in cambio un lavoro redditizio che gli permetta di vivere come un pascià, ma mentre sta per firmare bussano alla porta, Davide va ad aprire e si ritrova davanti Clara, la sua nuova vicina di casa, una bellissima ragazza con un viso angelico, che è rimasta chiusa fuori e vorrebbe usare il telefono per chiamare un fabbro; Davide è stupefatto dalla bellezza di Clara e se ne innamora a prima vista.
Nell’appartamento torna la luce e Davide, notando che Rice è scomparso, capisce che la venuta di Clara è stata come una manna dal cielo per impedirgli di compiere un errore madornale.
Davide riesce ad ottenere un appuntamento, quella sera stessa, con Clara; frastornato dall’evento capitatogli e felice per l’incontro con la ragazza esce di casa non curante che Rice ha lasciato un biglietto con su scritto: “Ci rivedremo presto, nulla dura per sempre, la tua anima sarà mia!”.
Mentre leggevo pensavo che l’ argomento trattato fosse un po’ troppo sfruttato sia dalla letteratura che nel campo cinematografico, ma tu hai saputo dare un sapiente colpo di coda e hai modificato il tutto lasciando però una suspance finale…Mi è piaciuto! In bocca al lupo
bello. mi piace! in bocca al lupo.
Grazie per il commento, mi fa piacere sapere che c’è qualcuno a cui piacciono certi racconti; queste storie mi hanno sempre intrigato specialmente i finali aperti per questo ho voluto raccontarne uno io; comunque in bocca al lupo pure a te!
grazie Mariangela, in bocca al lupo anche a te.