Premio Racconti nella Rete 2014 “Adagio un poco mosso” di Maria Carla Renzi
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2014Una lieve canzoncina si diffonde nella stanza . Apro gli occhi e, con una mano, spengo la radio. Sono sveglio, adesso.
Seduto sul letto guardo fuori della finestra dove una massa grigia opalina nasconde ogni cosa.
E’ come un muro d’ovatta compatta che rende impossibile spingere lo sguardo oltre i vetri.
Sembra tutto scomparso, anche i broccoli verdi piantati ad un metro dalla casa, per non parlare della siepe di lauroceraso poco più in là.
Mi sposto in cucina, ma non trovo cambiamenti, anche lì i vetri delle finestre sembrano foderati di carta grigio pallido.
I cani vorrebbero uscire, ma appena apro loro la porta rinculano verso di me, smarriti da un giardino che non c’è più.
Chissà dove sono i soliti pettirossi che usano saltellare sull’erba del prato?
Siamo persi in un nulla impalpabile che avvolge ciò che sappiamo dovrebbe esserci; avvolge anche noi pur senza toccarci e ci dice che tutto è lontano perché invisibile.
Perfino il silenzio aumenta di volume, nella marea di nebbia densa che pare abbia un suo peso specifico.
Che fare di questo sabato mattina invernale uggioso e malinconico, che si presenta nascondendosi in uno spento chiarore fatto di mille veli di tulle sovrapposti, fitti e vaporosi nello stesso tempo?
Dalle strade lontane non arriva alcun suono attraverso la campagna intorno a me.
Ma non voglio sentirmi solo, quasi abbandonato in un mondo sconosciuto.
Giro lo zucchero nelle tazzine e porto il caffè alla mia diletta.
Mentre lei si siede sul letto e sorseggia la bevanda guardando oltre i vetri dove non si vede che il nulla, io metto un vinile sul piatto e lo avvio sistemando l’acustica delle casse.
Tornato da lei la prendo tra le mie braccia, la bacio sugli occhi teneramente ed iniziamo a volteggiare adagio, e con leggerezza, accompagnati da una fisarmonica, sulle note di un morbido tango.
Un risveglio che tutti si auspicano. Ben scritto e veramente poetico
Veramente romantico. Ti avvolge in una atmosfera magica. Complimenti
Bellissimo. Poetico e un po’ malinconico.
Con tutta la nebbia di quest’inverno pare quasi reale.
Ma io mi chiedo, lei invece, cosa vede dalla finestra?
Bastano anche a lei i colori, suoni e il caldo abbraccio di quella realtà?
Tenero ! Mi piace
Capperi!!! Prigionieri della e nella nebbia!!! Per fortuna, c’é un grande abbraccio che ci consola e riscalda !!!
Bella deviazione di visuale, più umana di un umano!
Complimenti
E’ poesia tradotta in prosa!
L’autrice fa protagonista di questo racconto una figura maschile: perché?
Bellissimo!!! Dall’atmosfera grigia ed umida del fuori si passa al calore di un abbraccio inaspettato! Vorremmo tutti una conclusione simile in questi giorni d’inverno. ….
Molto ben descritto il senso di spaesamento e isolamento,a me piace pensarlo anche metaforicamente.La tenerezza suggerita dal finale conclude il racconto con un senso di appagamento dell’anima.
Molto poetico , mi è piaciuto moltissimo.
visionaria come sempre.
bello !!
un risveglio bellissimo,ma tante volte inquietante,una soave musicalita’ poetica che ti accompagna per tutto il percorso ,complimenti !
Leggendo il racconto sembra sentire una musichetta delicata o ammirare un quadro dalle pennellate leggere. Delizioso.
Bellissimo il ritmo del racconto, lento ed ovattato come la realtà dietro i vetri. Complimenti
Bello e malinconico! Risveglia la nostra voglia di tenerezza. Ci ricorda anche che nella realtà, al contrario, veniamo spesso respinti nella nebbia.
E così, d’un tratto, dalla nuvola di nebbia spunta la poesia di tango. Bravo
Gradevole e ricco di atmosfera, si sente l’onore del caffè e si vedono anche i tenui colori di un quadro avvolto nella nebbia.