Premio Racconti nella Rete 2013 “Nuvole” di Patrizia Mancini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013Guarda quella, quella là, disse lei indicando col dito una nuvola densa e spumosa, che sembrava sgorgare con foga da un pertugio invisibile nel cielo azzurro.
A cosa assomiglia?
Lui stette a considerarla per un po’, con occhi acquosi e fissi che sembravano ricordare altre nuvole, viste sotto cieli diversi molto tempo prima.
Poi schiuse le labbra e a voce bassa rispose che gli pareva un cavallo, un cavallo bianco dall’aria arrogante, come quelli che avevano visto al circo, quella volta in città.
Lei rise, ma il riso le si impigliò nella gola, si aggrovigliò, ne uscì un suono acuto e fastidioso a sentirsi.
Quasi a volerlo coprire, disse la prima cosa che le venne in mente, dichiarò che aveva troppa fantasia, che era assurdo, che quella nuvola non aveva niente di un cavallo, neanche un po’. Poi rimase zitta, e il mento le si contrasse in un impercettibile tremito. Attendeva che lui riprendesse a giocare, ma senza aspettarselo davvero.
Posò una mano sulla mano fredda di lui distesa nell’erba, intrecciandone appena le dita.
Il vento intanto con la sua musica continuava a richiamare le nuvole in un punto lontano del cielo, ed esse accorrevano, sparendo dietro le loro teste. Il cavallo si era lasciato appresso un piccolo sciame di sbuffi bianchi.
Di nuovo lei provò, con la gola che già un po’ bruciava. E queste? Queste, James, cosa ti sembrano?
Cavolfiori, disse lui stavolta senza pensare. Un orto di cavolfiori.
Lei attese ancora che lui rilanciasse, ma non accadde nulla.
A me sembrano pannolini da bambino, se ne uscì allora in un fiato.
Vorrei che lo fossero, aggiunse.
Lui sottrasse la mano e se la appoggiò sulla fronte, col palmo rivolto in su, come una ciotola con cui chiedesse l’elemosina al cielo.
Forse sarebbe meglio andare, le disse, con uno strappo si sollevò a sedere.
Da quel punto alto sulla collina si vedeva tutto l’arco grigio delle montagne lontane. Sembravano denti, scrostati e vecchi, solo più buoni a masticar nuvole.
Il vento montava, ingrossava piano. Di lì a poco sarebbe piovuto.