Premio Racconti per Corti 2013 “Dopo il biliardo” di Giacinto Panella
Categoria: Premio Racconti per Corti 2013Luca ha 30 anni, un lavoro da informatico a Firenze. Viaggia tutti i giorni in treno. Luca è sempre stato molto curioso e ciò gli ha causato in passato non pochi guai.
Una sera sul treno trova una chiavetta, persa da una bella ragazza che seduta di fronte a lui aveva il pc aperto. Lui la conosce di vista, è convinto che sia una studentessa universitaria, e pensa di restituirgliela alla prima occasione.
Una volta a casa, mentre la moglie prepara la cena, non resiste alla tentazione e guarda il contenuto della chiavetta. Contiene due cartelle denominate “Luigi 5000” e “Franco 8000”. Aprendole trova foto e video della ragazza mentre consuma rapporti sessuali con due uomini che alla fine le porgono un pugno di banconote.
Luca non ha dubbi: altro che studentessa, quella è una prostituta. Decide di ridarle la chiavetta per vedere la faccia che farà.
Un paio di giorni dopo la ragazza è sullo stesso treno, poco più avanti. Appena scesi la chiama e le porge la chiavetta. Lei domanda se è sicuro che sia sua. Luca dice di sì.
<Bene, questo significa che hai guardato cosa conteneva.>
Luca balbetta qualcosa.
<Non ti preoccupare, tu hai capito quello che faccio, vero?>
<Beh, credo che…>
<Esatto. Proprio quello che pensi: sono una escort o se preferisci una puttana, una mignotta, una…>
<Una troia!> aggiunge lui con enfasi.
<Bravo. Solo che la mia famiglia non deve saperlo; sono persone all’antica. Ti chiedo di non tradirmi.>
<Stai tranquilla, non dirò niente. Magari però potremmo stare insieme… una volta.>
<Una sola?>
<Una, giuro.>
<Va bene, andiamo.>
<Adesso non posso, mi aspetta mia moglie per cena.>
<Ah, sei sposato!>
<Sì, da un anno e presto avremo un bambino.>
<E allora come si fa?>
<Senti, oggi è venerdì e io dopo cena, vado a giocare a biliardo con gli amici. Magari potrei finire prima… che dici?>
La ragazza accetta.
<OK, ci vediamo a mezzanotte, sotto il ponte.>
Luca esce prima dal biliardo e arriva puntuale sotto il ponte. Una piccola utilitaria rossa, ferma poco distante, lampeggia. Lui scende dalla macchina e sale sull’altra. La ragazza indossa una minigonna e una camicia generosamente aperta. Lo spazio però è angusto.
<Possiamo salire sulla mia, è più comoda.>
<Staremo bene anche qui, vedrai.>
Dopo dieci minuti l’uomo è ridotto uno straccio e fatica a ricomporsi per tornare a casa. Lei lo saluta con un bacio: <ciao e… mi raccomando.>
<Non ti preoccupare> chiosa Luca che, soddisfatto dell’esperienza, in cuor suo già pensa di ripeterla.
Per diversi giorni i due non s’incontrano. Poi un venerdì sera la rivede alla fermata. Le chiede di stare insieme come l’altra volta.
<Sai> le dice ammiccando, <in fondo ci siamo divertiti.>
Lei è indecisa, ma poi acconsente: <va bene. Come l’altra volta… mezzanotte in punto.>
A mezzanotte meno due minuti Luca è sotto il ponte, impaziente. Passa poco tempo e la piccola utilitaria rossa si ferma accanto alla sua macchina. Lui scende e cerca di salire su quella di lei, ma lo sportello è bloccato. Poi il finestrino si abbassa e la ragazza gli porge una chiavetta: <questa è per te> e riparte sgommando.
Luca non capisce. Torna a casa, accende il computer e inserisce la chiavetta. C’è un video, chiamato “Coglione 2000”. Lo apre e vede scorrere le sequenze del suo rapporto con la ragazza. Adesso si spiega come mai lei aveva insistito per rimanere nella sua macchina e perché ogni tanto accendeva la luce, dicendo che era più eccitante. Lo faceva affinché si vedesse meglio il suo volto.
<Brutta troia> impreca tra sé e sé.
Ma il bello arriva alla fine perché la “troia” ha aggiunto al filmato una clip registrata con la webcam e, rivolta a lui, con voce morbida gli dice:
<sei venuto molto bene, vero Coglione? Scusa se ti chiamo così ma mi sembra adatto. Invece 2000 sono gli euro che devi darmi, se non vuoi che il film lo veda la tua cara mogliettina; sai nelle sue condizioni! Mi dispiace, non volevo farlo ma tu, come avevo immaginato, non sei stato di parola. Non te la prendere, sai bene che il prezzo del mio silenzio è molto più alto. Mi raccomando, Coglione, i soldi portali venerdì prossimo. Ci vediamo al solito posto, dopo il biliardo.>
Il racconto è anche divertente. Non capisco perchè lei si porta dietro la chiavetta con i filmati: se ricatta anche gli altri dovrebbe averli già consegnati. E’ una perdita casuale o un esca per lui?
E’ una perdita fortuita. Il racconto è un condensato di una storia molto più lunga che ho dovuto necessariamente tagliare.
Le domande di AMASO sono interessanti: perchè la ragazza ha ancora la chiavette del ricatto e come mai è stata dimenticata sul treno. Ritengo che sia il lettore a rispondere a quelle domande per rendere più avvincente il racconto che evidenzia la fragilità della natura umana.
Proprio un bel farabutto questo Luca, mi verrebbe quasi da dire che l’adescatrice fa bene a ricattarlo, anche se fra lei e lui fanno abbastanza ribrezzo entrambi. Un soggetto ben scritto che ci ricorda come possono diventare tortuosi i rapporti fra i due sessi quando ci si avventura nei territori in cui albergano tradimento, prostituzione e ricatto.
Divertente, anche un po’ surreale.
Angela Lonardo