Premio Racconti per Corti 2013 “Nella tana del lupo” di Nicola Leo
Categoria: Premio Racconti per Corti 2013Matteo ha un officina meccanica nella periferia del paese, in una zona di transito per altri comuni. La sua clientela è buona, dopo trent’anni di onesto lavoro; si va dai clienti abituali agli utenti di passaggio, fino ai Carabinieri con i quali ha un contratto di manutenzione per le auto di servizio.
La mattinata si sta svolgendo tranquilla, tra cambi d’olio e canzoni che si susseguono alla radio. Giovanni, il giovane apprendista, al termine di un lavoro prepara un caffè. Matteo lo raggiunge, giusto il tempo di lavarsi le mani nel lavandino sporco di grasso.
Durante la pausa, arriva singhiozzando una Mercedes nera, che appena entra nell’officina, si spegne definitivamente. Dall’auto esce un uomo sulla trentina, con lo sguardo sbarrato e il viso scavato; spiega l’improvviso problema che l’ha costretto a fermarsi. Ha molta fretta ed è ansioso. Matteo inizia a dare un’occhiata all’auto e lo invita a ritornare dopo un’ora. L’uomo, però, vuole rimanere lì.
Mentre il meccanico è già con la testa sul motore, arriva una chiamata al cellulare del cliente. E’ il suo “capo”. La conversazione si fa animata. Discutono di una consegna che non è stata eseguita nei tempi previsti. La telefonata si prolunga, al punto che il cliente esce per non farsi sentire. Nonostante il sole cocente di quella mattina di luglio, il tizio, stranamente, non si leva mai la giacca modello militare che indossa.
In quel momento il meccanico e il suo apprendista sentono degli strani rumori provenire dal retro della Mercedes. Matteo si china con l’orecchio sul baule. I rumori si fanno più accentuati. Dopo qualche tentennamento, decide di aprire. Dentro c’è un ragazzo con mani e piedi legati, un nastro sulla bocca e gli occhi sbarrati dalla paura. Che cosa fare? Niente. Deve richiudere il baule, perché lo strano personaggio sta rientrando.
Alla radio, intanto, si susseguono notizie sul sequestro di un giovane ragazzo, con problemi di salute, per mano di una banda di pericolosi malviventi. Gli investigatori sono sulle loro tracce con un massiccio spiegamento di forze in tutta la zona.
Giovanni chiama di nascosto il 112, ma le linee sono occupate. Quando si ripresenta la situazione favorevole, il meccanico, che intanto sta sudando freddo, riapre il baule, slega il giovane e lo fa uscire, con l’intento di farlo scappare da una porta secondaria. Il ragazzo, però, a mala pena si regge in piedi. Così, entrambi si ritrovano una 44 Magnum puntata addosso, impugnata dal tizio, improvvisamente rientrato.
L’uomo armato tira a sé il giovane, puntandogli la pistola. Si guarda intorno, ci sono varie auto nell’officina. Ne deve prendere una per scappare. Nota una Giulietta bianca. Chiede al meccanico se è buona, ma questi rimane interdetto, non riesce a rispondere. Esplode dei colpi. Ripete la domanda. Il meccanico gli risponde che quella è la migliore. Il tizio gli si avvicina e gli poggia la canna fumante alla tempia. Gli chiede dove sono le chiavi. Matteo gli indica un cassetto e gli dice che sono quelle con la scritta sulla targhetta “Sei nella tana del lupo”. Il malvivente minaccia il meccanico di non chiamare nessuno, altrimenti morirà. Carica l’ostaggio, si mette al volante e parte come una scheggia impazzita.
Matteo e il suo giovane apprendista si guardano in silenzio, increduli. Il meccanico prende il telefono e compone il 112. Quando i Carabinieri rispondono, li informa che un uomo armato, con un ostaggio, è appena fuggito con la loro auto civetta.
Racconto che ben descrive i personaggi e la sequenza dei fatti che li vede coinvolti. Bel colpo di scena nel finale! Complimenti 🙂
Bello! Anche io trovo che i personaggi e la storia siano descritti molto bene. Davvero un ottimo lavoro. Bravo Nicola Leo 🙂
Grazie mille Amata 🙂
Grazie anche a te Rita!! 🙂
Carino