Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “Un grande amore” di Jessica Venga

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

“Ti amo”

“Anch’ io”

Quelle parole anche se non erano riferite a lui lo ferirono come un pugnale conficcato nel cuore. Distolse lo sguardo e cercò di non far vedere il suo dolore.

Chiuse gli occhi. E vide nero, come le tenebre e su quel mare nero dei piccoli punti rossi dello stesso colore del sangue. Dolore. Ecco cos’era. Provava a non pensare a lei, a loro due, ma non ci riusciva. Il sorriso di lei, così semplice e così sincero gli mancava, e lo desiderava più di ogni altra cosa. Perciò aveva agito in quel modo, procurandosi dolore. Ma il suo dolore era la felicità di lei.

Nell’amore alcuni ritengono che si provi felicità. In realtà non è esattamente così. L’amore è qualcosa di più della personale felicità: quello sarebbe egoismo. “Se ami una persona veramente, sei felice solo se ella è felice” aveva sempre pensato Lawrence, perciò aveva agito così. Aveva rinunciato a tutto per lei. Si chiese se avesse fatto bene. E se avesse agito diversamente? “Lei non sarebbe stata felice” si disse. Doveva essere così. “Ho scelto bene, non c’è dubbio” cercò di convincersi.

Spostò un poco la fredda sedia di ferro del bar producendo un fastidioso cigolio e si alzò.

Angie e Dan lo guardarono.

“Perché ti sei alzato? Non ti senti bene?” chiese Dan, preoccupato.

“No, sto bene. Devo andare a fare una passeggiata. Scusatemi, davvero. Ci sto provando ma non ci riesco. Lo sai, Dan. Tu e lei …” rispose, scuotendo la testa.

“Mi spiace. Avremmo dovuto attendere un po’ ” disse Dan rammaricato.

“No, tranquillo. Ce la farò, ma non ora. Devo andare. Poi ritorno”.

“ Ti aspetteremo qui” disse Angie con quella voce dolce che lo aveva fatto innamorare e gli sorrise. Quel sorriso lo accecò, lo fece tremare e gli fece desiderare di baciarla, di averla lì con lui, ma non poteva.

Lawrence camminava guardando in basso. Qualcuno diceva che la felicità esiste per tutti, prima o poi. E lui aveva creduto che l’avrebbe provata dopo la sua scelta. Ma in realtà stava provando da allora solo dolore: era forse la prova che la sua teoria era completamente errata? Iniziò a piangere in silenzio mentre le calde lacrime bagnavano il suo volto freddo.

Lawrence aveva tutto quello che poteva desiderare. Eppure l’unica cosa che voleva veramente non la poteva avere. Avrebbe fatto tutto per lei, avrebbe dato via tutti i suoi possedimenti per Angie, avrebbe rinunciato a tutto il suo denaro, e si sarebbe addirittura dimesso dalla sua azienda. Provò invidia per Dan: stava per sposarsi con Angie.

Si sedette sulla riva del fiume: tutto gli ricordava lei. Ogni suono, ogni colore, ogni sensazione sembravano appartenere a lei. Si ricordò il loro primo incontro.

 

Lawrence sedeva vicino a Dan nel ristorante più famoso della città per incontrare i leader delle altre aziende del settore. Mancava solo William Stone, il loro principale rivale. Questi  era una persona che si basava su una concorrenza leale, perciò meritava il loro rispetto.Da qualche tempo Stone era in difficoltà con l’azienda, ma diceva di avere un asso nella manica, qualcuno che avrebbe potuto ribaltare la situazione. Così mentre lo attendevano, tutti iniziarono a parlare su chi fosse questa persona. Poi entrò William con una persona dietro di lui.

“Non credo sia come Stone l’ha descritto, sembra piuttosto in imbarazzo. Non andrà lontano” sussurrò Dan alle sue orecchie.

“ Salve” salutò William, e si scostò.

Quando lo videro, o meglio, quando la videro tutti restarono in silenzio, poi alcuni iniziarono a ridere. Altri, invece, iniziarono a parlottare tra di loro. Lawrence e Dan erano invece rimasti in silenzio a guardare. La rivelazione di Stone era una ragazza molto giovane, non era molto alta, ma aveva capelli castani che le cadevano pesanti sulla schiena poco sotto le spalle. I suoi occhi erano marroni scuri quasi neri, e si guardavano velocemente intorno, forse per cercare un’eventuale via di fuga. Il volto era in tensione e la ragazza stava tentando un maldestro sorriso.  Lawrence notò che tremava abbracciando la borsetta. William tese la sua mano verso di lei.

“I nostri commensali si lamenteranno del nostro ritardo” disse. Ma la ragazza non accennava a muoversi.

“Vedi che avevo ragione? Hai fatto colpo, su qualcuno in particolare” le disse William. La ragazza lo guardo.

“ Su chi?” sussurrò.

William le strizzò l’occhio e si avviò al suo posto. Finalmente la ragazza lo seguì e si sedette vicino a lui. Si guardava intorno, stralunata. Forse non era mai stata in  ristoranti così di lusso,con persone così importanti. William interruppe le varie discussioni. “ Presentati ai miei amici”disse a Angie.

“ Angie” sussurrò.

“Bel nome, come colei che lo porta” disse Dan, sorridendole. Lei lo guardò. E Lawrence non notò quella luce negli occhi di lei nel guardare Dan.

 

Lawrence scosse la testa. Già al loro primo incontro era così bella, così diversa … Prima di averla conosciuta non aveva mai provato una felicità così immensa. Inoltre era anche intelligente. Come predetto da William, grazie a lei in pochi mesi la sua azienda aveva preso il sopravvento ed ora era  leader del settore. Come Lawrence aveva capito lei voleva molto bene a William, quasi come a uno zio. Si sdraiò e chiuse gli occhi. E ricordò il giorno del loro primo bacio.

 

“ Pronto, Angie? Vuoi uscire con me oggi?” chiese Lawrence.

“ C’è anche Dan?”

“ No, non lo farò venire”. Angie accettò di buon grado. Purtroppo lei e Dan non andavano d’accordo. Quest’ultimo si era innamorato di Angie, ma era una persona orgogliosa e non avrebbe mai ammesso di poter amare qualcuno. Così aveva iniziato a evitarla. Lawrence quel giorno voleva stupirla. Comprò un mazzo di rose e  poi prese dei palloncini colorati sui quali scrisse la frase “Ti amo da morire, Lawrence”. Era banale, lo sapeva benissimo, ma a lei piacevano le cose semplici, e in fondo queste sono le più importanti. Si recò con le rose e i palloncini davanti alla fontana, il luogo d’incontro. Quando la vide fece volare i palloncini e si inginocchiò con le rose in mano. Vide Angie guardare tutti quei palloncini volare e infine mettersi le mani davanti alla bocca mentre iniziava a piangere. Sembrò indugiare qualche secondo, ma poi corse nella sua direzione, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca.

 

Aveva trascorso giorni bellissimi con lei, aveva imparato ad amare e aveva trovato ciò di cui aveva bisogno. In quel periodo la sua vita era stata perfetta. Lawrence sospirò nel ricordare quei tempi passati. Qualcuno dice che chi trascorre troppo tempo a rimpiangere il passato non riuscirà mai a vivere il presente né a costruire il futuro, e forse ha ragione: ricordando i bei momenti Lawrence si sentiva più triste e solo di prima. Osservò il cielo azzurro con le nuvole di panna, pensando a lei, l’unico suo amore. Cosa gli aveva fatto capire che lei non lo amava? Un episodio accaduto circa quattro mesi prima.

 

Lawrence stava camminando tenendo Angie per la mano. Erano tre mesi che stavano assieme e lui era alle stelle. Ma era da qualche tempo che si era accorto che Angie era distaccata e non pareva ricambiare tanto il suo amore. Lawrence comunque non dava troppa importanza alla cosa e quel giorno era uscito con lei e Dan, che col tempo si era avvicinato a Angie. A un certo punto i due iniziarono a parlare tra loro e Lawrence li osservò. Vide Dan sorridere, i suoi occhi brillare e quasi sentiva il cuore dell’amico battere. Angie, invece, lo guardava attentamente e gesticolava con frenesia mentre parlava. Era felice, più felice di quando era con lui. Perché Angie non gli aveva confessato prima di amare Dan? Ma forse era la sua immaginazione, forse i due non si piacevano affatto. E in cuor suo sperava fosse così.

Quella sera Lawrence non sapeva cosa fare. Dopo un’accurata riflessione era certo che Angie non lo amava più.  Tutto allora  gli sembrava insensato, inutile. La sua stessa vita gli sembrava priva di senso. Si sentiva perso, deluso, ferito. Aveva pensato di lasciarla libera di andare da Dan, ma avrebbe potuto anche far finta di niente e cercare di allontanarli: lei e Dan si erano avvicinati da poco. Preso dall’inquietudine si alzò e uscì. Vagò per la città, così si ritrovò vicino a quella fontana dove si erano baciati per la prima volta. Non c’era quasi nessuno: a quell’ora la gente ritornava a casa. Lawrence guardò in terra per un po’ di tempo, finché non si accorse che qualcuno si era seduto accanto a lui. Lo guardò.

“Bella serata, eh? Ci sono molte stelle nel cielo. Mi piace osservarle” disse William Stone.

Lawrence non rispose e continuò a guardare per terra.

“ Ti vedo preoccupato, posso fare qualcosa?” continuò William, ma Lawrence continuò a tacere.

“ Siete una bella coppia, te e Angie. Alcune volte mi parla di te”. Lawrence lo guardò. Voleva che se ne andasse, ma non sapeva come dirglielo.

“Mi parla anche di Dan” continuò lui.

“ Senti, se avessi voluto parlarti dei miei problemi ti avrei chiamato. Voglio stare da solo” sbottò Lawrence.

“Scusami. Pensavo che ti facesse piacere avere qualcuno a cui chiedere consigli circa la tua situazione.

“ Credo che lei ami Dan” spiegò Lawrence.

“Ed è così” disse l’altro senza tanti giri di parole. “ Credo che sia inutile e dannoso mentire alle persone. So che una parte di te spera che non sia così. So che la ami tantissimo, e anche lei ti ha amato, veramente. Solo che adesso si è resa conto che gli piace qualcun altro. Non sa come dirtelo, ha paura di ferirti. Io le ho suggerito di confessarti tutto, ma vedo che non ha seguito il mio consiglio”. Lawrence gemette.

“E adesso?”

“ Non so. spetta a te decidere. Puoi fare come se non ti avessi detto nulla e cercare di allontanarli o lasciarla libera di andare da lui. Sta a te scegliere. Devi solo capire la cosa giusta. Sappi soltanto che l’amore è libertà, e che se ami veramente una persona sei felice se lei è felice. E se quella persona lo è senza di te, beh … devi lasciarla libera. So che è difficile, ma è la cosa giusta da fare. Adesso devo andarmene. E tu goditi questa serata, è meravigliosa” disse, allontanandosi.

Le parole di William lo fecero riflettere, perché egli era un suo rivale, non lo conosceva bene e nonostante questo era venuto lì a dare un consiglio disinteressato a un suo rivale. Era felice per questo. Telefonò a Angie e le chiese di venire lì. Quando ella arrivò, Lawrence la abbracciò piangendo. “Ti amo più di qualunque cosa” disse Lawrence “ Ma tu ami Dan. Lo so. Ho visto i vostri sguardi desiderosi, i vostri sorrisi, i vostri gesti. Angie, io credo che se sei felice con Dan, tu debba andare da lui. Io ti amo e voglio per te solo la felicità, ma la tua felicità non sono io”

Angie scoppiò in lacrime, lo abbracciò e lo ringraziò. Poi lo guardò negli occhi e gli regalò il sorriso più bello che lui avesse mai visto e  corse via.

 

Tornato dagli amici vide Angie sorridere a Dan. Scosse la testa, e sorrise pure lui. Sorprendentemente si scoprì felice, perché lei era felice.

 

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1 commento »

  1. Rinunciare al proprio amore, alla propria felicità perché l’altra parte sia felice e’ la cosa più bella e nobile che una persona può fare.
    Significa uscire dal proprio egoismo e vedere la vista sotto un’ottima diversa.
    Complimenti per il tuo racconto mi è’ piaciuto molto e molti tuoi concetti sono anche nel mio racconto pubblicato.
    L’amore vince con la propria sconfitta.
    Auguri per il concorso.

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