Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “Storia di un solipsista” di Giovanni Maciocco

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

Che cos’è un solipsista? E’ una persona convinta che la

realtà che lo circonda non esiste. Esiste solo lui, il resto è

frutto della sua immaginazione. Non esiste la sua casa ,la

natura, il mondo, il tempo, le sue relazioni,le persone che lo

circondano. E’ tutto frutto della sua immaginazione. Un po’

come succedeva a Cartesio prima di arrivare al “Cogito ,ergo sum’’.

Con una differenza. Cartesio presupponeva l’esistenza di un

demone ingannatore che gli  creava una illusoria immagine del mondo

circostante, mentre niente era reale.

Il vero solipsista, invece, non ammette

neanche per un attimo l’esistenza di un demone.Esiste solo

lui. Basta. Ciò premesso ,raccontiamo la nostra storia.

—-

Giovanni era stato per tutta la vita un solipsista

convinto. Ciò non gli aveva impedito di condurre una vita

normale .Aveva studiato. Si era laureato senza infamia e

senza lode ,aveva trovato un lavoro,aveva praticato sport, si

era divertito, ,insomma aveva vissuto. Non si può dire che

fosse una vita pienamente appagante,ma del resto quale lo

è? Tutto lasciava prevedere che nulla sarebbe cambiato,e

che la sua vita avrebbe continuato tra i soliti binari,senza

cambiamenti,senza nessun colpo di coda. Poi,

inaspettatamente  ,successe qualcosa di

imprevisto. Giovanni si innamorò. Alta,snella ,occhi verdi

cangianti,una cascata di capelli rossi ,un sorriso che

sbaragliava ogni difesa,Luigia aveva tutto ciò che un uomo

potesse desiderare. Giovanni cadde come una pera

matura. Corteggiamento brevissimo, ?danzamento lampo,

matrimonio fulmineo. Luna di miele a Capri, l’isola

dell’amore. Per la prima volta in vita sua Giovanni era felice.

Luigia esisteva, eccome. Non era una creazione della sua

mente,ma aveva una vera dimensione in carne e ossa. Con

lei si abbandonò a tutte le smancerie che aveva sempre

detestato. Mano nella mano,?ori ad ogni occasione ,cenette

romantiche,niente era abbastanza per Luigia.Pian piano

anche la fede solipsista di Giovanni cominciò a vacillare. Del

resto ,come fai ad essere solipsista ,se hai accanto a te

qualcosa di talmente meraviglioso da farti vedere la vita

unica e straordinaria ?

Il tempo passava e Giovanni era sempre più felice. ma la

felicità , se esiste, non è eterna. Tutto ?nisce .Soprattutto le

cose belle sono destinate a durare poco.

Per farla breve ,Giovanni si accorse che Luigia lo

tradiva. Prima furono vaghi sospetti,poi dubbi,ed in?ne ne fu

certo. L’incantevole Luigia dagli occhi verdi, la deliziosa

ragazza con la cascata dai capelli rossi, se la faceva con un

bellimbusto palestrato, suo istruttore di panca-?t . Pedro, si

chiamava .

Come affrontare la situazione ? Un colpo di pistola? Troppo

rumoroso. Divorzio? Troppo faticoso. Un momento !

Giovanni si ricordò di essere un solipsista, anche se

recentemente aveva un po’ trascurato la propria  fede. Con il

solipsismo il problema è risolto. Giovanni si offrì di

accompagnare Luigia alla seduta pomeridiana di panca-?t.

Quando Luigia si fu accomodata sulla panca, Giovanni si

concentrò su Pedro che stava posizionando correttamente

le gambe della ragazza. Lo ?ssò intensamente e : ‘’ Tu non

esisti’’ sussurrò.

Pfff…. Pedro si dissolse in una nuvoletta bianca . Luigia si

guardò intorno, sorpresa di trovarsi lì a quell’ora. Infatti Pedro

non è che era morto . Semplicemente non era mai

esistito. Con lui  era scomparso il suo mondo, le sue

relazioni e, di conseguenza , anche il ricordo che di lui

avevano gli altri.

‘’ Giovanni, ma che cosa ci facciamo qui?’’ Disse

Luigia ,rivolgendosi a lui con occhi devoti. La cancellazione

di Pedro gli avevano restituito una Luigia più innamorata di

prima.

Trascorsero due settimane meravigliose. passeggiate

romantiche, baci appassionati e tanto sesso. Si amarono in

tutti i luoghi e in tutti i modi. Ogni occasione era buona per

fare l’amore. Giovanni aveva ritrovato la felicità e Luigia

sembrava non avesse occhi che per lui. Ma purtroppo la

felicità non è di questo mondo,se c’è è caduca. Questa volta

fu Giovanni ad avere dei tentennamenti. L’amore

appassionato andava gradualmente scemando. Le gite

romantiche diventarono routine .I ?ori , le carezze,le parole

gentili apparivano smancerie. In brevissimo tempo, quello

che sembrava amore eterno indistruttibile divenne qualcosa

di terribile. Non ostilità, non recriminazioni reciproche, ma

qualcosa di molto peggio : noia. Ora Giovanni vedeva Luigia

per quello che veramente era. Una bella ragazza ,certo. Un

bel portamento, una voce melodiosa, non c’è dubbio. Ma

tutto qui. Non un pensiero originale ,un discorso intelligente,

solo una cura maniacale per il suo aspetto ?sico,un

interesse per la moda e per il gossip dei vip, per ogni futilità.

Come poteva essersi innamorato di un essere così

insigni?cante?

‘’ Luigia, tu non esisti,non sei mai esistita. Pfff…. Luigia

scomparve in una nuvoletta rosa.

Giovanni  era soddisfatto, era ritornato all’epoca pre-Luigia.

In uf?cio c’era un suo collega, tale Eriberto Molliconi, che

era stato promosso ad una posizione cui lui teneva molto.

Stesso trattamento di Pedro e Luigia .Pfff….nuvoletta grigio

chiaro ed Eriberto svanisce con tutto il suo mondo di

relazioni. Giovanni si ritrova ora ad occupare il posto di

Eriberto . Ma quel posto gli stava  veramente a cuore?

Ripensandoci bene bene , non gli interessa per niente. E i

suoi colleghi che cosa ci stavano a fare? Si concentra. ‘’Non

esistete’’. Via, svaniti anche loro. E il direttore,i dirigenti? Via!

Tutte le persone della sua città che cosa ci stanno a fare?

Via! ‘’ Ma se non esiste nessuno della mia città, ragionava

Giovanni, a che cosa servono tutte le altre persone di

questo mondo? Pfff….. via . Questa volta non si tratta di una

nuvoletta,ma qualcosa di molto, molto più grande. Ma il

risultato è lo stesso. Il mondo esiste ancora, ma l’umanità

non c’è più. A che cosa serve il mondo se non c’è più

l’uomo? Via,cancellata la terra con il suo satellite. Ci sono

ancora  Venere, Marte, Giove con le sue lune e gli altri

pianeti. Strano.  Il sistema solare sembra non risentire

affatto della mancanza della terra, però mi è venuto a

noia .Pfff… Cancellato. Davanti a me c’è la via lattea .Pfff…

Sparita .Ho ancora un corpo . A che mi serve un corpo in un

mondo che non c’è? Pfff… il mio corpo sparisce. Sono pura

energia,solo pensiero  che naviga nell’universo. Percorro

milioni di parsec, stelle e pianeti mi avvolgono .Non li vedo

perché non ho più gli occhi, ma la mia mente ne intuisce

l’esistenza. Tutto è uguale a sé stesso. L’universo è un

ammasso in?nito di nebulose, stelle e pianeti avvolti da una

coltre scura .Questo colore se pur sfocato, mi annoia.

Cancello la luce. L’universo esiste ancora , anche se

nessuno lo può vedere perché non c’è la luce che lo

illumina. Solo io riesco a percepirne l’esistenza. Ma che

serve un universo che non si vede, non si sente e nessuno

può averne coscienza ? Ho un momento di esitazione. Ma è

solo un attimo. Niente e nessuno mi potrà fermare.Devo

completare l’opera. ‘‘UNIVERSO, SPARISCI’’

Pffff…….

Niente esiste, come ho sempre saputo. Ci sono io solo in

mezzo a questa oscurità impalpabile , che non è né grigia

né nera, perché non esistono i colori (io li ho cancellati con

la luce). Ma ora che galleggio, puro pensiero in questo nulla,

penso al compito immane che mi attende. Il compito che

spetta a Giovanni, o Giov o Jev o Jeova . Dò inizio al mio

progetto. Cominciamo : FIAT LUX

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