Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “Eight” di Jorma Lagolio

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

Una stanza senza finestre. Tre uomini. Uno seduto ad un tavolo. Gli altri in piedi, di cui uno appoggiato alla porta. Chiusa.

BRAIN: Mi chiamo Brain. Il mio collega, qui, è l’agente Heart.
HEART: Salve.
UOMO SEDUTO: Salve.
B: Sa perché è qui?
US: No.
B: Ok. Presto lo saprà.
H: Le dobbiamo fare qualche domanda.
US: Capisco.
B: Cose semplici. Per cominciare.
US: Certo.
B: Non vogliamo metterla in difficoltà. Capisce?
US: Si.
B: Partiamo dai dati basilari.
UOMO SEDUTO sta in silenzio.
H: Come si chiama?
UOMO SEDUTO: James L. Eight.
B: Può sillabare Mr… Hate?
E: E-I-G-H-T
H: La “L” per cosa sta?
E: Leonard
B: James Leonard Hate
E: Eight.
B: Eight?
E: Corretto.
SILENZIO
H: Nato a..?
E: Macintosh, New California.
H: Il…?
E: Undici novembre duemilacentosettantasei.
SILENZIO. Brain riflette.
B: Ha trentasette anni.
E: Da compiere.
B: Da compiere.
H: Sposato?
E: Separato.
B: Lo sappiamo, in realtà. La sua ex moglie si chiama Dawn Lily. Corretto?
E: Corretto.
H: Si è risposato?
E: No.
B: Ma ha un’altra donna. Rachel Richmond. Corretto?
E: Corretto.
B: ..ed una figlia. Corretto?
E: Corretto.
BRAIN a HEART: Fin qui è andato bene. (a Eight) Mr Hate, temo che adesso venga il difficile.
E: Teme?
B: Temo.
HEART porge una foto ad EIGHT
H: Conosce questa donna?
PAUSA.
B: Allora, Hate, conosce questa donna?
E: Non so.
B: Non sa?
E: Non sono sicuro.
B: Non è sicuro? (Guarda HEART e sorride).
H: Non è sicuro (ridendo).
PAUSA
E: Non sono sicuro.
PAUSA
B: Heart, per favore, vai a prendere un caffè per Mr Hate.
H: Non lo ha chiesto?
B: Heart, ritengo che con un’accoglienza degna, forse Mr Hate ricorderà qualcosa.
HEART tace, poi esce dalla stanza chiudendo la porta dietro di se.
SILENZIO.
B: Allora Eight? A che gioco giochiamo?
E: Non capisco.
B: Noi sappiamo molte cose. Sappiamo per esempio come si chiama tua figlia. Dove va a scuola. E sappiamo che ogni giorno, alle quattro del pomeriggio la tua donna va a prenderla in auto per portarla a casa.
SILENZIO
B: Ultimamente ci sono stati parecchi incidenti stradali, Eight. Stiamo cercando di acciuffare la banda che li provoca. Ma non è semplice..
HEART rientra frettolosamente
H: Il caffè è finito.
BRAIN si volta verso HEART e poi, nuovamente, verso EIGHT.
B: Grazie Heart. Proprio ora, il Signor Eight mi diceva che non ama il caffè. Non tollera la caffeina.
H: Ah..
B: Allora, Mr Hate, stavamo dicendo?
SILENZIO
B: MI diceva che, forse, si ricorda di avere conosciuto questa donna.
EIGHT fa un cenno con la testa.
B: Come? Non capisco.
E: Conosco quella donna.
BRAIN sorride trionfante.
H: Conosce la donna, capo (a BRAIN).
B: Sa come si chiama?
E: Rebecca.
B: Rebecca..?
E: Il cognome non lo so.
B: Glielo dico io. Rebecca Rule.
SILENZIO
B: Heart, credo che il signor Eight si stupirebbe di sapere cosa è successo alla Signora Rule.
EIGHT si alza bruscamente dalla sedia.
E: Cosa le è accaduto?
C’è un po’ di trambusto.

HEARTH blocca EIGHT e lo rimette a sedere.

H: Se lo rifà, se si rialza, sarò costretto a farle del male.
E: Cosa le è accaduto?
B: Alla Signora Rule? Oh, niente. Proprio niente.
SILENZIO PROLUNGATO.
B: Heart cosa dici se andiamo a prendere un caffè?
H: Ma veramente capo.. è finito.
B: Heart, andiamo.
BRAIN e HEARTH escono dalla stanza e chiudono la porta. A chiave.
Passano dieci minuti.

Rientrano.

B: Salve Hate.
SILENZIO.
H: Si ricorda le ultime parole che le ha detto la Signora Rule?
SILENZIO
H: Allora..?
SILENZIO
B: La aiuto io. La signora Rule non le ha detto qualcosa come: “è meglio se per un po’ non ci sentiamo. Mi faccio viva io”?
SILENZIO
B: E lei cosa le ha risposto?
SILENZIO
B: Heart aiutami tu.
H: Il signor Eight ha detto: “posso fare a meno di sentire la tua voce, ma non posso fare a meno di pensare. Di fantasticare. Tu non puoi fare a meno di essere il mio sogno”.
B (ridacchiando): Bravo Heart. Complimenti. Superba interpretazione.
SILENZIO
B: Sono certo che il Signor Eight non abbia molte parole da dirci. Non più. Ti prego, Heart, concludi.
H: La signora Rule, allora, ha risposto: “No. Ti prego. Non pensarmi più”.
SILENZIO
B: “Non pensarmi più”. Le ha detto proprio così. Ci è rimasto male, vero Hate?
SILENZIO
B: Lei è in grossi guai, Hate, grossi, grossi guai.
SILENZIO
B: I nostri sistemi precognitivi a matrice Alfa hanno rilevato i suoi pensieri. I suoi sogni. Se mi posso permettere: turpi sogni. Sordide ed oscene fantasie. Tutte avevano come oggetto la Signora Rule.
E (urlando): è lei che mi ha denunciato? Rebecca?
H: Stia calmo, Hate. Glielo dico per l’ultima volta.
B: Non ce n’è stato bisogno, Eight. In questo caso la Mental Police procede d’ufficio. Basta che venga accertato il reato dai Precog. Sa a cosa va incontro, Eight?
SILENZIO
B: Eight, ha un ultimo desiderio prima dell’esecuzione?
SILENZIO
SILENZIO
E: Si. Voglio ricordarla. Voglio pensarla per l’ultima volta.
SILENZIO
B: Heart, fa’ disattivare i Precog Alfa.
H: Si capo.
B: Eight, tra meno di due ore i suoi ricordi saranno solamente catrame bruciato nella nebbia del tempo. Verrà dememorizzato selettivamente. Tornerà dalla sua famiglia e si dimenticherà della Signora Rule..
E: Rebecca..
B: ..e mi raccomando, non ci caschi più.
E: ..Rebecca..
B: È tutta sua. Per l’ultima volta.
BRAIN esce dalla stanza.

Articolo 609 bis, Codice Penale Universale, Anno 204 D.J. (2213 D.C.), Stati Uniti d’America, versione OS 64.2.3.

“Chiunque venga sorpreso a pensare indebitamente a qualcuno che non gli abbia positivamente espresso consenso, verrà sottoposto a dememorizzazione, mediante applicazione di una nuova memoria RAM, unità Carbonio. Verrà successivamente re-impiantato nella società con limitate facoltà intellettive e diminuito libero arbitrio, tramite formattazione della scheda madre centrale a livello interneuronale..”.

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