Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “La fatina dei colori” di Nicoletta Roversi (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

C’era una volta una graziosa fatina sempre allegra. Le piaceva osservare le cose e si impegnava a lungo per renderle sempre più belle.

Quando vedeva le fronde di un albero ad esempio preparava un intruglio per renderle verdi ed era bravissima a mescolare gli ingredienti giusti per donare alle foglie una sfumatura più elegante. Grazie a lei i papaveri avevano quel bel rosso brillante, i ciclamini il loro inconfondibile viola e le colline sembravano coperte da tappeti verdi.

Quando la fatina non volava per il mondo con la sua bella tavolozza pronta a dipingere qualunque cosa avesse un colore spento, si rinchiudeva nella sua casetta in cima a una montagna per preparare i colori. Gli ingredienti da mescolare erano molti, ma in particolare i colori nascevano dalla luce e dall’ombra: aveva bisogno perciò dei raggi del sole e allo stesso modo delle nuvole, capaci di nasconderlo, specialmente se nere e cariche di pioggia.

Un giorno la Regina della Primavera chiamò a corte il Sole e la Pioggia per avvisarli che l’inverno era finito e che quindi era arrivato il momento che la Pioggia lasciasse maggiore spazio al Sole.

Il Sole e la Pioggia non erano mai riusciti ad andare d’accordo: quando arrivava uno, l’altra se ne andava in fretta in fretta per evitare anche solo di salutarlo. E per il Sole era un gran sollievo non dover scambiare due chiacchiere con la Pioggia!

Quella volta a corte però il Sole non si fece scappare l’occasione di stuzzicare la Pioggia: “Il mondo tirerà un sospiro di sollievo nel sapere che smetterai di rovinare le sue giornate”.

La Pioggia offesa rispose prontamente: “Non preoccuparti che arriverà presto il giorno in cui la gente danzerà per invocarmi perché non ne potrà più dei tuoi stupidi raggi capaci solo di seccare l’erba!”

E in un attimo passarono a insulti e grida uno contro l’altro. La Regina spazientita chiamò allora le guardie e li fece sbattere fuori dal suo castello.

Il Sole e la Pioggia nei giorni successivi lavorarono sodo per provare a recuperare alla figuraccia fatta a corte: volevano che la Regina tornasse a stimarli e si rendesse conto di quanto fossero importanti per lei.

Il Sole aumentava la potenza del suo calore e i suoi raggi emanavano una luce ogni giorno più abbagliante. La Pioggia ordinava alle nuvole di caricarsi maggiormente d’acqua diventando sempre più pesanti. La stanchezza per il troppo carico le rendeva distratte tanto da scontrarsi tra loro e non potevano far altro che brontolare con fragorosi tuoni.

Sulla terra iniziavano a vedersi le conseguenze: i fiori seccavano per il troppo caldo, oppure marcivano per la troppa acqua; gli animali passavano dalla sete più intensa alla paura di affogare nei fiumi che straripavano… Si stava creando il caos.

Anche la fatina dei colori si accorse che qualcosa non andava come doveva: non riusciva più a trovare la misura giusta degli ingredienti per i suoi colori, a volte i raggi del sole erano troppo forti e il giallo dei girasoli diventava quasi bianco; a volte invece l’ombra si faceva troppo scura e il lilla del glicine diventava viola.

Corse subito dal Sole e vide che ormai questi non riusciva più a rendersi conto di quale fosse il suo dovere, accecato com’era dalla brama di diventare più importante della Pioggia; andò quindi dalla Pioggia e anche lei era concentrata ad apparire indispensabile agli occhi della Regina.

La situazione stava degenerando, la fatina volava dal Sole alla Pioggia, freneticamente, per cercare di calmarli, di richiamare la loro attenzione: “Ti prego Sole, modera i tuoi caldi raggi, le foglie stanno seccando! Ti prego Pioggia, ritira le tue nuvole, il fango sta aumentando!”

Ma i due litiganti sembravano non accorgersi di nulla.

Volò per sette volte dal Sole alla Pioggia e alla fine si fermò ormai rassegnata, mentre il Sole e la Pioggia come per magia smisero di litigare, perchè qualcosa di meraviglioso era comparso nel mondo…

La fatina aveva creato un ponte fra il Sole e la Pioggia, formato da tutti i suoi splendidi colori.

Da allora, quando il Sole e la Pioggia cominciano a bisticciare, la fatina dei colori manda il suo messaggio di pace, l’arcobaleno.

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4 commenti »

  1. …carino questo racconto…mi è piaciuto … unisce tutto ciò che si trova in natura creando una favola proprio adatta ai bambini!!

  2. Molto bella, una favola per raccontare i sottili equilibri della natura.
    Complimenti

  3. Grazie mille!

  4. Davvero grazioso il tuo racconto, Nicoletta. A me è arrivato chiaro il messaggio di accantonare egoismi, invidie, desideri di primeggiare per lasciar posto alla collaborazione. Un tendersi la mano rappresentato benissimo dal colorato arcobaleno… un po’ un sorriso rovesciato. Un inno alla pace! Mi piace!

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