Premio Racconti nella Rete 2013 “Una nuova occasione” di Mara Colangelo
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013Quel pomeriggio Miriam era al mare con le sue amiche. Era quasi addormentata, quando una cascata fresca la svegliò. Spalancando gli occhi, vide il viso di Stefano, con i suoi occhi cioccolato che la fanno sciogliere: era lui ad averle fatto il gavettone. Lo guardò con uno sguardo finto – arrabbiato e lo rincorse fino al mare e cominciarono a schizzarsi e a scherzare. Quando ebbero ripreso fiato, lei gli chiese: – Allora, Ste, come va con la tua ragazza?- Sì fa scuro in volto e non risponde. –Cosa c’è?- chiese lei. –Non stiamo più insieme- rispose lui –Cosa è successo?- -Mi ha tradito- -Cosa? “Sta morta di cetriolo”- era indignata. Dopo un secondo di stupore, scoppia a ridere fino a farsela addosso. –Sei una forza- disse tra le risate. Gli fece la linguaccia. –Sai con chi è stata?- -Con dj Ale, non so se lo conosci- -So chi è, è carino-fece un sorriso quando vide la sua faccia e che la stava guardando male. –Ma tu sei più carino- aggiunse avvicinandosi a lui sorridendo e gli diede un piccolo bacio stampo, poi un altro ancora finché lui non uscì dal suo stato catatonico e cominciò a rispondere e ad accarezzare la sua bocca con la lingua e continuarono a baciarsi per un tempo per loro infinito. Quando si staccarono, lei era imbarazzatissima. Voleva allontanarsi per poter calmare il battito del suo cuore che correva impazzito. Cominciò ad allontanarsi per tornare in spiaggia, ma lui le prese il polso e la baciò di nuovo. Miriam si sentiva sciogliere ilo cuore era impazzito e le gambe cedevano e se lui non l’avesse tenuta, sarebbe svenuta in acqua. Quando si staccarono lui le chiese: – Vorresti uscire con me?- lei a bocca aperta, non riuscì a spicciare parola. Uscendo dallo stato catatonico, annuì con la testa.
Uscirono qualche giorno dopo, a Falconara. Camminarono, chiacchierarono del più e del meno, risero a crepapelle, fino a che Stefano non le chiese: – Davvero pensi che io sia carino?- Miriam divenne tutta rossa in faccia e imbarazzata gli rispose: – Sì … e anche tanto- poi non riuscendo più a reggere il suo sguardo un secondo di più, abbassò gli occhi. Lui, intenerito dal suo imbarazzo, le alzò il mento con due dita e la baciò dolcemente e le disse: – Sei molto cambiata rispetto ai tre anni passati da quando ci conosciamo, sei meno altezzosa e snob, sei più carina e mi piaci, … mi piace anche la tua aggressività e il tuo essere così tanto permalosa e mi piacerebbe avere una possibilità con te … me la concederesti?- lei incredula, ci mise qualche minuto per capire che era serio e non la stava prendendo in giro dai suoi occhi così dolci e sinceri, dal colore del cioccolato in cui Miriam sarebbe annegata volentieri e alla fine disse con un sorriso. – Sì, ti concederò una possibilità- e si baciarono appassionatamente. Purtroppo era già ora di tornare a casa, così Stefano accompagnò Miriam alla fermata e la salutò con un bacio soffice.
Si misero insieme ufficialmente il 20 luglio e passarono felici e senza problemi otto mesi fino a che non accadde il disastro: quel pomeriggio Miriam era a casa perché Stefano aveva gli allenamenti di calcio. Stava controllando la sua posta elettronica e tra i messaggi trovò un video mandato da qualche indirizzo sconosciuto, lo avviò e vide che riprendeva Stefano con la sua ex Nicole, mentre facevano l’amore. Era sconvolta e arrabbiata. Chiuse tutto e corse in camera sua a piangere; non parlò con nessuno e si rifiutò di mangiare.
Il giorno dopo a scuola, rivolse a malapena la parola al suo ormai ex ragazzo. Al cambio dell’ora, attonito dal suo comportamento, Stefano chiese spiegazioni: -Perché sei così fredda?- -Preferiresti che ti ci mandassi?- -Perché dovresti farlo?- -Perché sei una grandissima merda! L’altro giorno non dovevi avere degli allenamenti in più? Allora perché eri in camera tua a letto con Nicole? Rispondimi sono curiosa- Con un’espressione colpevole le chiese: -Come lo hai saputo?- -Mi è arrivato un video ed è stato disgustoso e nauseante vedere il mio ragazzo che è con un’altra ragazza! Sarai contento di sapere che sei di nuovo single, quindi potrai divertirti quanto ti pare, senza prendere più per il culo nessuno! Ti auguro di essere felice con lei-. Fredda come il ghiaccio ritornò in classe, lasciando Stefano a bocca aperta, il cuore in gola e le lacrime pronte a uscire. Fino alla fine della scuola, tentò più volte di parlarle ma finiva sempre per essere ignorato, o al massimo Miriam gli rispondeva cortesemente se era qualcosa che non riguardava loro due. Dopo l’esame di maturità, le loro strade si divisero e non si rividero per cinque anni. Ebbero entrambi altre storie, ma nessuna travolgente e bella come quella che avevano condiviso. Lei trovò lavoro come commessa in una pasticceria vicino casa, lui abbandonò il calcio e cominciò a lavorare come ragioniere nell’azienda di sua madre. Il giorno che si rincontrarono fu una domenica di maggio: Stefano entrò nella pasticceria dove lavorava Miriam. Quando i loro occhi si incrociarono, furono attraversati da una scarica elettrica che ricordò loro che il loro amore era ancora acceso. Miriam riprese il controllo del suo corpo e cortesemente gli chiese che cosa desiderasse. Impacchettò i dolci e lo salutò. Stefano tornò a casa, posò i dolci e tornò alla pasticceria. Appurato che Miriam era ancora dentro, aspettò senza farsi vedere, fuori. Quando Miriam staccò dal turno e uscì, rimase scioccata di vederlo là fuori con un’espressione triste su quel viso bellissimo e gli chiese: -Cosa ci fai ancora qui?- -Sono tornato per te- -Perché?- -Perché ti amo e voglio ricostruire ciò che ho distrutto- -E’ troppo tardi e lo sai benissimo- -Non è mai troppo tardi- -Per me sì, ti auguro buona serata- e si allontanò. Stefano per niente intenzionato a lasciarla andare, l’afferrò per un polso e le disse: -Ti prego, dammi la possibilità di dimostrarti che non farò più una cosa del genere- lei accettò perché era curiosa di sapere cosa avrebbe detto o fatto. Andarono a casa di Stefano e sedettero sul divano in silenzio e ci rimasero fino a quando lui cominciò a spiegare i motivi del suo comportamento anni prima. .E’ stata solo una scappatella, una stronzata, non ha avuto nessun significato, devi credermi- mentre lo diceva le aveva afferrato le mani e lei glielo aveva lasciato fare. Lo guardò negli occhi e vide tutto il senso di colpa e la sincerità che era in lui, e dopo cinque anni gli credette di nuovo –Ti credo e se vuoi un’altra possibilità te la concedo, ma prima mi dovrai dimostrare che sei sicuro di questo e che eviterai di stare da solo con una ragazza che non sia io o una tua parente, ok?- annuì vigorosamente, non riuscendo a parlare per la felicità. Si abbracciarono e baciarono, e passarono tutta la serata a chiarirsi e raccontarsi gli anni che hanno passato separati, tra baci, carezze e abbracci. Non litigarono più per cose gravi come quella passata, ma solo scaramucce per sciocchezze. Miriam imparò una cosa importante, anzi due: chi ti ama veramente e sbaglia, merita sempre una seconda possibilità e che ogni giorno è UNA NUOVA OCCASIONE PER SORRIDERE E AMARE!
Questo racconto è carino, ma lo trovo un po’ immaturo. Forse è la semplicità della scrittura o il fatto che mi sembra surreale che dopo tutti quegli anni, dopo una storia interrotta bruscamente negli anni dell’adolescenza, una persona dica come prima cosa “Ti amo”.
Ma forse sono io che ormai non sono più così romantica 😉
Racconto, a mio parere, un po’ immaturo sia per stile narrativo che per intreccio. È forse l’autrice una giovane pulsella? Eviterei decisamente le maiuscole dell’ultima frase perché è come se urlassi quelle parole ! Non ce n’è bisogno.
Meglio evitare le maiuscole, sembra che stai gridando e non è il caso.
Fortunatamente c’è una nuova occasione, per non far naufragare definitivamente una bella storia d’amore come questa, raccontata in questo bel racconto. Brava Mara!