Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “Codice d’acquisto 275” di Roberto Giorni

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

Grigione si muove cauto sulle quattro zampe, fiuta qualcosa di strano, alza la testolina, tira fuori un miagolio allarmato mentre prova a compiere un balzo all’indietro. Un materasso precipita e colpisce la spaventata Alessandra che barcolla un po’ prima di riuscire ad accovacciarsi sulle ginocchia. Alessandra si guarda intorno spaesata, caccia un urlo disperato, teme che il gatto Grigione sia rimasto schiacciato dal materasso. Erano magici quegli occhioni gialli con cui il suo gatto nero preferito la guardava. Ma forse qualcosa da sotto il materasso si sta muovendo, c’è una zampina nera che spunta fuori, tornano alla luce le orecchie insieme alla testolina dell’amato quadrupede su cui si fionda Alessandra, lo prende fra le braccia e inizia a chiedergli come si sente. Dal secondo piano dell’enorme palazzo si affaccia una ragazza con i bigodini in testa, chiede scusa per la sua distrazione, giura sia la prima volta che le cade un materasso dalla terrazza durante la fase di pulitura. Samantha e i suoi bigodini fucsia arrivano nel luogo dell’incidente, Alessandra è molto seria, pare pronta ad esplodere per la rabbia. Samantha prova ad abbracciarla, le chiede come stanno, Alessandra si sottrae al contatto, urla alcune parolacce contro la distratta Samantha, questa prova a tranquillizzarla dicendole che fa bene a sfogarsi e che le dispiace di averla conosciuta in una circostanza simile. Alessandra accarezza Grigione, lo guarda negli occhi, lui sembra che ha risposto dicendole di sentirsi ancora tutto intero. Alessandra chiude gli occhi, annusa l’aria, dice di sentirsi confusa, ha le pulsazioni ancora accelerate dopo il brutto spavento. Samantha guarda perplessa i due sopravvissuti, appoggia una mano sulla spalla di Alessandra, la invita a prendere qualcosa presso un bar, Ale chiede a Grigione cosa ne pensa. Più tardi mentre tocca una lattina da cui spunta la cannuccia, Alessandra non si entusiasma nell’apprendere che Samantha colleziona bigodini fucsia, li compra anche usati, inoltre ha compiuto ventitre anni due mesi prima di Alessandra. Il discorso prosegue con Samantha che cerca di indagare sulla vita sentimentale di un Alessandra che lascia trapelare alcune informazioni. Da un anno è fidanzata con un maschio dall’età indefinita, un tipo che non muove un dito in cucina, un escursionista dal carattere forte se non fosse per qualche attacco di gelosia. Era la prima volta che Alessandra transitava nei paraggi, lei doveva incontrare la signora Quadrelli, una pensionata abitante nel casermone, una con la passione per i gatti, soprattutto quelli persiani, di cui ne vuole vendere due esemplari al miglior offerente. Le due ragazze si scambiano il numero dei rispettivi cellulari. Prima di andarsene Samantha giura che non le cadrà mai più il materasso quando gli darà le prossime spolverate.

Il campanello suona alcune volte, la signora Quadrelli apre lo spioncino, chiede il motivo di cotanta insistenza. Alessandra dice : Codice d’acquisto 275. La porta le viene aperta e può accomodarsi sul divano sedendosi accanto alla padrona di casa. Grigione rimane appollaiato fra le braccia di Alessandra, non gli interessano gran che quei due gatti persiani che camminano intorno ai piedi dell’ospite, li annusano, poi all’improvviso i persiani si allontanano verso il corridoio. Alessandra è pronta all’acquisto, offre centocinquanta euro per assicurarsi i due gattini. La signora Quadrelli fa spallucce, lei non è affatto disposta a vendere quei due gattini per nessuna cifra ad una persona dinnanzi alla quale essi hanno preferito recarsi in corridoio. La vecchietta alza la voce, inveisce contro Alessandra giudicata incapace di amare i gatti persiani, per questo andrebbe denunciata agli ambientalisti, una come lei si merita almeno due anni di galera! Alessandra è sbalordita da queste improvvise accuse, consiglia alla vecchietta dei medicinali che farebbero al caso suo, ma questa urla dicendo che Alessandra si merita cinque anni di lavori forzati. Alessandra se ne va sbattendo fragorosamente la porta.

Tre giorni dopo Samantha telefona ad Alessandra, questa le confessa di non essere riuscita a comprare i due gatti persiani perchè la signora Quadrelli si è rivelata essere una pazzoide. Samantha ci ride su, è risaputo che quella vecchietta è una zitellona inacidita dalla vita. Lei gode nel mettere in vendita piccole cose di vario genere che le appartengono. Inserisce gli annunci sui giornalini, ma quando incontra le persone interessate all’acquisto dice loro sempre un bel no per il semplice piacere di mandarle via a mani vuote. ”Brutta stronza, perchè non me lo hai detto prima che io la incontrassi?” ”Il fatto è che mi sembravi molto entusiasta, quindi non volevo guastarti la festa!” Samantha cerca il perdono invitando Alessandra a casa propria l’indomani pomeriggio, ha in serbo una bella sorpresa per lei. Il giorno successivo Alessandra si ritrova a gustare la torta di mele di una Sammy contenta di ricevere complimenti per le proprie doti pasticcere. Samantha tocca le guance di Alessandra, la guarda dritta negli occhi e la bacia in bocca. Alessandra si sposta all’indietro, chiede spiegazioni. Samantha le racconta una barzelletta sulle corse dei cavalli, riesce a strapparle un mezzo sorriso. Davanti a loro il gatto Grigione si guarda intorno con aria sospetta. Samantha convince Alessandra a rimanere da lei per cena. L’ospite inizia ad apparecchiare seguendo per filo e per segno le direttive di Samantha riguardo l’esatta posizione in cui sistemare tutto ciò che va disposto sulla tavola per arredarla nel miglior modo possibile. Samantha ha il pallino della precisione maniacale, si mette a parlare della postura secondo lei perfetta per stare seduti a tavola, però Alessandra non la sta rispettando, si merita uno scappellotto. A parte queste sue manie a tratti poco sopportabili, va detto che ha cucinato delle scaloppine al limone proprio squisite. Come intorpidita in questi pensieri Alessandra non si accorge che Samantha standosene ora in piedi al suo fianco, inizia ad accarezzarle i capelli. Si sente tranquilla Alessandra, ha una piacevole fiacca alle gambe, fa uno sbadiglio, poi un altro, si sente girare la testa, le pare di essere sopra una seggiola a dondolo che inizia ad oscillare con gradevole intensità. Alessandra si risveglia, muove la mano in cerca di un qualsiasi pulsante, lo trova, accende la luce, da un occhiata alla sveglia, sono le quattro di notte passate. Si alza dal letto, si accorge di essere nuda, vede che al suo fianco c’è distesa una Samantha che dorme con aria sognante. Inizia a grattarle il naso come a volerla svegliare, poi smette e va di nuovo sotto le coperte. La mattina seguente le due donne fanno colazione insieme, Alessandra sembra gradire molto il fare deciso, quasi autoritario di una Samantha che ad un certo punto inizia ad accarezzarle una mano lanciandole sguardi sensuali. Alessandra li accoglie sorridendo.

Giorni dopo nel tardo pomeriggio le due donne e Grigione, reduci da una maxi passeggiata, si avvicinano al parcheggio condominiale del casermone. C’è un carro funebre, ha il portellone aperto, quattro uomini alti vestiti di nero gli si avvicinano portando a spalla una bara. Quello con il bavero alzato fino a coprir la bocca si volta verso Alessandra e Samantha che continuano a tenersi mano nella mano e sorridono. Il maschio che le fissa strabuzza gli occhi, si stacca dagli altri compagni urtandone uno, li costringe a mettersi in salvo come possono mentre la bara precipita al suolo. I tre uomini urlano rabbiosi verso il fuggitivo, ma lui è tutto concentrato nell’aggredire verbalmente Alessandra. Accidenti a te, me l’hai combinata troppo grossa amore, sei scomparsa da un mese e ti rivedo felice mano nella mano con questa lurida grassona da quattro soldi! Stai attento a come parli, questa donna si chiama Samantha ed è la mia nuova compagna! Si scatena un parapiglia con insulti sputi e spintoni, le due donne coalizzate provano a difendersi dagli attacchi del maschio rifiutato. Sopraggiungono gli altri che trasportavano la bara, si schierano pure loro contro il maschio e lo immobilizzano in un angolo da dove continua a lanciare insulti contro Alessandra. Arriva un prete giovane robusto, al suo fianco due chierichetti, indossa una tònaca dal tessuto luminoso. Si ferma davanti allo scalmanato, gli recita armato di vocione cavernoso un monito in latino guardandolo dritto negli occhi, lo fa azzittire, lo convince ad incamminarsi, lo fa sedere nel carro funebre lato passeggero. Prima di mettersi alla guida il sacerdote informa le due ragazze che nella bara c’è la defunta signora Quadrelli, cioè la sorella della nonna dell’ex fidanzato di Alessandra. Gli uomini riusciti a non farsi travolgere dalla bara giungono a ridosso del finestrino, vogliono parlare con il prete. Egli abbassa appena il vetro, li informa che il veicolo è sequestrato minimo quindici minuti durante i quali deve farsi spiegare molte cose dal passeggero.

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16 commenti »

  1. In questa storia di gatti, lesbiche e funerali non si capisce bene dove l’autore voglia andare a “parare”. Lo vedrei meglio come Corto. Forse.

  2. Bertino criticona, sei un bisturi. Ma tu le verdure le affetti sottili sottili con il pensiero? 🙂 CEMF ps ti ho perdonato

  3. Tante scene, una dopo l’altra. Si anche a me sembra più un corto. Però l’idea è carina e lo scambio di personalità funziona.

  4. Alessandra ha visto il proprio gatto nero preferito salvarsi dinnanzi ad un grave pericolo mortale. Alessandra è contenta quando si accorge che Samantha, cioè la colpevole di quel pericolo mortale, è una ragazza dal carattere intrigante, ha soltanto “lievi” manie di precisione, le piace essere autoritaria, se la cava bene a raccontar berzellette, ma soprattutto è bravissima nel cucinare. Alessandra rimane di stucco quando viene a sapere che la bisbetica signora Quadrelli è una parente del suo ex fidanzato. In fondo le dispiace che sia morta, ma potrebbe essere un altro segno del destino che lei ha fatto bene a lasciare quel maschio dall’età indefinità, quel grande pelandrone in cucina avvezzo agli attacchi di gelosia, di cui si era innamorata. Questo come risposta al classico giudizio pungente della bertino, sulla quale ha fatto un commento pure fairendelli, che però non è entrato nel merito del mio racconto.

  5. Abitualmente mi piace molto scrivere dei soggetti cinematografici, ma in questo caso Cinzia, diciamo che ho cercato di apportare alcune variazioni al mio stile di scrittura, in maniera da concentrarmi di più sulle sensazioni che provano i protagonisti. Può darsi che in alcuni passaggi prevalga ancora la parte visiva rispetto a quella introspettiva, comunque mi piace molto l’idea di cimentarmi in nuove metodologie di scrittura.

  6. Giorni a Bertino bisogna abituarsi. Io da qui in poi la chiamerò Maestro, o Eccellenza se il suo commentare fosse più duro del solito.Il tuo racconto non l’ho letto, perdonami, in questo giorno ho un diavolo per capello. Anche la paura di non essere inserito nell’antologia dei premiati, paura che mi aveva colto agli inizi e che pensavo superata, è tornata e fa novanta. Leggerò. Stiamoci vicino. Ciao 🙂 CEMF

  7. ma la fiore? a sharm el sheikh come si conviene a una sciura milanese? fiore torna che ti sei presa degli impegni con i commenti all’Angelo. non si può sempre ridere e fare quel cazzo che si vuole 🙂 CEMF

  8. 🙂

  9. è scritto in maniera intrigante, l’attenzione è stata desta, ma alla fine……non capisco , ci vorrebbe una conclusione, così mi sento come se mi avessi messo davanti al naso un tiramisù e me l’avessi tolto immediatamente mentre affondavo il cucchiaino……..

  10. Diciamo che scegliendo questo finale ho cercato di puntare l’attenzione sul carisma che il giovane prete robusto dal vocione cavernoso, esercita, ma può riuscire ad esercitare ulteriormente sull’ex fidanzato di Alessandra, per fargli superare questa sua tendenza ad essere particolarmente geloso, in maniera tale che le prossime volte in cui il fato lo provocherà, egli riesca a non dare troppo in escandescenze. Di fatti la gelosia di questo ex rappresenta il principale motivo per cui Alessandra ha deciso di lasciarlo. Ringrazio Caterina Silvia per il commento.

  11. L’ho trovato un buon racconto, fresco e scritto bene. I personaggi hanno tutti una diversa personalità che viene subito fuori dalle prime righe… Se posso dire la mia, forse la vicinanza con il genere dei “corti” la si deve al fatto che è un racconto costruito su delle immagini. Ma questo non lo rende un racconto più o meno bello o giusto. E’ solo diverso 🙂
    Anche il finale..non credo conti molto.. Una volta ho letto un racconto su di un uomo che trascorreva tutti i suoi pomeriggi seduto su una sedia…beh, non accadeva nulla e sicuramente non c’era un finale canonico, ma era davvero un bel racconto!

    Ps. Ora non chiedetemi il titolo perché ho una memoria terribile 🙂

  12. Mi fa piacere quando un mio racconto viene considerato diverso. Quando mi avventuro nello scrivere un nuovo racconto mi piace anche provare a indagare sugli stati d’animo che mi provoca la scittura del racconto di turno. Ogni volta sono sensazioni leggermente diverse e mi fa molto piacere che sia così. Poi come dice Sara Maria il finale canonico non è sempre sinonimo di un racconto dalla lettura gratificante.

  13. Ciao Roberto, a me il tuo racconto è piaciuto. E’ come la vita, in cui può accadere di tutto, mille fili si intrecciano e non è dato per scontato che finiscano in un nodo. I finali aperti mi intrigano sempre.

  14. Diciamo che scegliendo questo finale, ho inteso lanciare un messaggio di speranza nelle capacità sia educative che redentorie del prete, chiamato in questa occasione ad un compito faticoso con quel gelosone dell’ex fidanzato di Alessandra. Questo prete è disposto pure a sequestrare un carro funebre per quindici minuti, egli ha ben capito che deve marcare stretto un tipo capace di fare simili scenate nei confronti di due ragazze. Ringrazio Laura per il commento.

  15. Molto intrigante e da spazio alla riflessione, originale! I miei complimenti Roberto. Ti invito a dare un’occhiata ai miei racconti e conoscere il tuo parere, eccoli:

    http://www.raccontinellarete.it/?p=14533

    http://www.raccontinellarete.it/?p=14530

  16. Ho voluto raccontare un piccolo grande cambiamento nello stile di vita di Alessandra. Un cambiamento che non viene digerito dal suo ex fidanzato. Rimane comunque un cambiamento che Alessandra ha trovato il coraggio di regalarsi. Come se l’incidente che per poco non si portava via la vita del suo gatto nero preferito, le abbia dato la necessaria spinta per avvicinarsi alla parte più vera di se stessa. Ringrazio Domenico per il commento.

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