Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2013 “Il Cagnolino Bianco” (sezione racconti per bambini) di Mara Moretti

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013

C’era una volta una bambina, il suo nome era Marilù, che nelle giornate di sole amava trascorrere ore sdraiata sull’erba osservando il cielo.

 Accadde che un giorno, era appunto un caldo pomeriggio d’estate, era proprio lì, sdraiata sull’erba, le braccia incrociate sotto la testa, le gambe accavallate e un filo d’erba infilata in bocca.

 Le cicale frinivano, le allodole restavano nascoste negli alti cespugli mentre farfalle e calabroni facevano a gara per succhiare quanto più nettare potevano dai fiori di lavanda.

 Marilù amava osservare il mondo attorno a lei e forse per questo, quando i suoi amici erano assenti, lei non si sentiva mai sola.

 A un certo punto, mentre guardava i tanti cirri che scivolavano alti nel cielo azzurro, le parve di riconoscere un cagnolino. Osservò meglio e in realtà vide una nuvoletta che assomigliava proprio al cagnolino della sua amica del cuore Mary Angel che viveva lontano, nella terra degli indiani.

 – Hei tu, cagnolino, me lo faresti un piacere?

 Si alzò veloce, lasciando sull’erba l’impronta del suo corpo come se fosse una piccola culla, e di nuovo, quasi urlando, ripeté:

 – Senti, cagnolino sconosciuto, me lo faresti un piacere?

 – Parli con me, bella bambina?

 – Sì, parlo proprio con te perché vedo che tu puoi correre veloce nel cielo e forse riuscirai ad arrivare nella terra degli indiani dove abita la mia amica Mary Angel.

 – E allora, cosa dovrei fare là se ci arrivo?

 – Oh, sono sicura che ci arriverai perciò vorrei che tu portassi i miei saluti a Mary Angel; in questo modo anche tu potrai avere un nuovo amichetto perché Mary ha un cagnolino che ti assomiglia moltissimo.

 Quella brezza che lentamente trascinava via tutte le nuvole si era fatta più forte e il cagnolino bianco si allontanava sempre più mentre la bambina Marilù poté udire solo le ultime parole:

 – Farò il possibile!.

 Fra una nuvola e l’altra, il cagnolino vagabondo s’imbattè in un gatto grigio che appena lo vide cominciò a soffiare, inarcando la schiena, la coda diritta e il pelo arruffato. Era chiaro che voleva bisticciare.

 Il cagnolino dapprima voleva arrabbiarsi ma poi ci ripensò:

 – Scusa, bel gattone, ma che ragioni hai per arrabbiarti? Io non ho voglia di litigare, anzi ti faccio una proposta.

 – Ah, e che proposta vuoi farmi?

 – Beh, intanto potremmo diventare amici poi, se non hai altro di meglio da fare, puoi venire con me. Vedrai che ci divertiremo!

 Il bel gattone accettò immediatamente e assieme si ritrovarono a volare sugli Appenini, poi su distese di campi dorati ed eccoli persino al di sopra dei ghiacciai delle Alpi.

 Mentre ammiravano lo scenario sottostante, s’imbatterono in un’aquila reale che stava dando la caccia a un topolino.

 Anche al gatto sarebbe piaciuto acchiappare quel topolino visto che aveva pure un poco di fame. Ma il cagnolino bianco gli ricordò il loro viaggio e questa volta fu il gattone ad invitare l’aquila:

 – Cara aquila, abbiamo tutti un poco di fame ma se lasci in pace il topolino potrai venire con noi e vedrai che oltre a divertirci un sacco troveremo anche qualcosa di meglio per riempirci la pancia.

 L’aquila, incuriosita e anche un poco stanca di andare a caccia tutto il santo giorno, accettò la proposta del gatto e si lasciò trasportare dal vento assieme ai suoi nuovi amici.

 Dal canto suo il topolino, che aveva sentito le parole del gatto, pensò: se proprio lui parla così mi posso fidare! e con la dovuta prudenza, restando un poco a distanza, si aggregò anche lui al piccolo gruppo.

 Più il gruppo procedeva più amici incontrava. E si divertivano un mucchio e quante cose vedevano. Superate le Alpi, ecco ampie distese di campi di lavanda poi boschi e chiese con alti campanili e fiumi interminabili e poi l’oceano e le navi con i gabbiani appollaiati sui pennoni.

 E il vento che aveva sentito e capito tutto, aveva già deciso di assecondare il loro viaggio. Ogni tanto qualcuno si perdeva rimanendo incantato ad osservare qualcosa che lo colpiva. Ma poi veniva richiamato dagli amici che con pazienza l’aspettavano. Si divertivano al punto di avere quasi dimenticato l’origine di quel viaggio fino a che uno di loro cominciò a intravedere la riva dell’oceano. E fu allora che il cagnolino bianco cominciò a preoccuparsi. Infatti l’unica cosa che sapeva era che avrebbe potuto conoscere un cagnolino identico a lui nella terra degli indiani dove viveva con la padroncina Mary Angel ma non possedeva alcuna indicazione su come trovarli.

 La terra che appariva ai loro occhi era più vasta del cielo che avevano attraversato e … quante case l’occupavano, quante persone in movimento, peggio di un formicaio.

 Come fare per rintracciare la casa di Mary Angel e il suo cagnolino?

 Tutti si erano fidati di lui, ma adesso? I suoi amici lo avrebbero certamente deriso se non fosse arrivato a destinazione o avrebbero pensato che li aveva presi in giro e questo sarebbe stato molto peggio.

 Si guardò attorno profondamente sconsolato e s’imbatté nello sguardo acuto dell’amica aquila.

 – Cara aquila, ho sempre saputo che la tua vista è molto acuta, nessuno può vedere meglio e più lontano di te. Potresti aiutarmi a trovare un cagnolino bianco identico a me?

 L’aquila rimase un poco perplessa ma poiché oltre alla vista aveva anche l’intelligenza acuta, comprese il problema. Senza dire alcunché, prima osservò attentamente attorno poi allungò lo sguardo verso il basso. Dopodiché cominciò a volare in tondo proprio come se facesse un bel girotondo. A un certo punto sparì per un poco dalla vista degli amici che non si accorsero di nulla tanto erano sempre occupati a divertirsi e scherzare tra di loro.

 Poi, eccola di nuovo e si avvicinò al cagnolino.

 – Vieni a vedere se ho trovato il tuo amico.

 Il cagnolino la seguì pieno di speranza e quando l’aquila gli indicò dove guardare, lui spalancò gli occhi scrutando lontano con grande attenzione. Vide una casetta con un bel giardino pieno di fiori e una bambina dai capelli biondi che giocava nel prato con un cagnolino bianco che sembrava proprio identico a lui. Mentre il cuore gli batteva forte forte per l’emozione, udì la voce di una mamma che chiamava:

 – Mary Angel, Mary Angel vieni. E’ ora di fare merenda!

 Allora il cagnolino bianco senza pensarci su tanto si mise a gridare:

 – Mary Angel, ti saluta Marilù!!!

 Lo ripeté tante volte e così forte che a un certo punto non ebbe più voce. O forse la voce del cagnolino l’aveva raccolta il vento portandola lontano lontano perché in un prato oltre l’oceano Marilù udì bisbigliare tra le fronde degli alberi:

 – … ti saluta Marilù … ti saluta Marilù …

 Marilù guardò verso il cielo e sorridendo gridò:

 – Grazie cagnolino bianco, grazie davvero! Sei stato molto gentile!

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8 commenti »

  1. Racconto molto adatto ad un pubblico di bimbi per la narrazione leggera e il linguaggio semplice ed efficace con cui narri una storia fantastica. Bella l’idea della nuvola messaggera d’oltre oceano. Avrei però preferito un finale un po’ più frizzante.

  2. Grazie Giovanna per il tuo e primo commento a questa mia esperienza. In effetti dal punto di vista del lettore potrebbe essere come suggerisci; io intendevo solo trasmettere l’efficacia di un messaggio richiesto e arrivato a destinazione pur passando per qualche traversia.

  3. Anche a me e’ piaciuta l’idea delle nuvole messaggeri animati. È’ un racconto molto carino. Si possono immaginare anche le illustrazioni. Per il finale, forse avrei completato la destinazione, ovvero avrei fatto sentire il messaggio alla bambina destinataria, magari confuso in un soffio di vento.

  4. Grazie anche a te Silvia per avermi dedicato un poco del tuo tempo!! e anche per il suggerimento … chissà da che parte soffiava il vento quando scrivevo … ho lasciato lavorare la penna!!

  5. Bella fiaba, proprio per bambini, divertente e solare. Se mi permetto di raccontarla a mia nipote mi chiedi i diritti?? MI è piaciuta davvero

  6. Ciao Alessandro … i tuoi commenti mi fanno felice, dunque il premio è che puoi raccontare del mio cagnolino a tua nipote free of charge!!! e mi auguro che anche lei possa volare assieme a tutta la tribù e divertirsi. Grazie mille.

  7. Molto molto carino, molta fantasia, molti colori, bella la solidarietà tra animali-nuvole e piacevole la scrittura per bambini

  8. Ciao Cinzia e grazie infinite per le belle parole … gratificano davvero tanto! purtroppo ho tempi così risicati ma sarò felice di cercare e leggere i tuoi lavori: Buon pomerigggio!

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