Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2013 “Ok, Il tasto è giusto!” di Andrea Frosini

Categoria: Premio Racconti per Corti 2013

All’ingresso di un Liceo di Lucca, il prof. Z dialoga con un gruppo di alunni che elogiano le sue lezioni di Fisica e che lo informano su di un concorso a premi relativo ad una porta sigillata nella mansarda dell’istituto: vincerà 300.000€ chi risponderà al quesito “Nella stanza c’è una lampada spenta che può essere accesa da uno solo dei tre interruttori disponibili all’esterno, il concorrente deve indovinare qual è. Si può entrare nella stanza solo una volta.”

Segreteria. Il professore chiede informazioni su come candidarsi al concorso.

Concorso TV. Le telecamere sono puntate sul fisico, intervistato da una presentatrice mozzafiato. Tra gli spettatori c’è la Sig.ra Z con i due piccoli figli. La presentatrice termina l’intervista dicendo: “E adesso, signore e signori, il dottor Z aprirà la porta e ci dirà quale dei tre interruttori è quello giusto!”. Il fisico chiede un po’ di tempo per preparare la risposta.

La presentatrice chiama all’ordine la giuria ed il vecchio notaio, grasso e barbuto, concede il tempo richiesto.

Con il dito indice il fisico preme il primo interruttore, lascia trascorre qualche secondo, pigia lo stesso interruttore di prima e subito dopo preme l’ultimo interruttore. Dichiara di voler aprire la porta.

I riflettori illuminano l’interno di una stanza senza finestre, dal cui soffitto scende una lampada. Il fisico afferma l’evidente: “La lampada è spenta.”

Un lungo oooh è emesso dal pubblico fuori campo; il fisico tocca il bulbo della lampada ed asserisce: “L’interruttore è quello centrale.”

Il notaio dichiara: “Ok, il tasto è giusto!”

Dirompe un boato di gioia, tutti saltellano, la moglie del fisico abbraccia i figli. I cameraman stappano bottiglie, il notaio brinda con donzelle.

Nonostante la confusione c’è intimità tra la presentatrice ed il concorrente, che all’orecchio si sente proporre: “Passa dal mio camerino, non ho mai posseduto un uomo come te.”

Camerino. In un camerino è stato consumato un rapporto, la presentatrice piange ed il fisico dice: “Quanto costa l’operazione?”. “300.000€” risponde lei; lui le firma un assegno.

Tribunale. Un giudice sentenza un divorzio: “In nome della legge… per aver tradito la signora Z… e perché è stato versato l’ammontare della vincita…”.

Villa del notaio. L’ex signora Z è in topless, così come altre giulive donzelle. Il notaio, coperto da un accappatoio, gli porge un flute e lei esclama: “Chissà che fa quel cretino del mio ex marito!”

Nella sala della villa, i figli della ex signora Z guardano la televisione ascoltando le parole del padre intervistato: “Sono diventato ricco con spot pubblicitari, ma ancora oggi, nonostante le molte interviste, nessuno mi ha chiesto come fossi riuscito a scoprire l’interruttore giusto”. Il presentatore lo invita a raccontare e lui prosegue: “Il testo dell’indovinello afferma che la lampada è inizialmente spenta; quindi è fredda. Si pigia a caso un interruttore, si aspetta un po’ e lo si preme di nuovo. Se è quello l’interruttore giusto allora la lampada si sarà accesa e riscaldata. Poi è sufficiente pigiare un altro interruttore tra i due rimanenti, ed aprire la porta per entrare nella stanza.

Se la lampada è accesa, l’interruttore giusto è l’ultimo pigiato. Altrimenti si tocca il bulbo di vetro: se è caldo l’interruttore è quello lasciato premuto per qualche tempo, altrimenti è quello che non è stato pigiato…”

 

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3 commenti »

  1. il tutto è così follemente criptico che dopo aver aperto la pagina del racconto ho pensato che nel file ci potesse essere qualche qualche virus 🙂

  2. Strano corto, a metà strada tra una prova di intelligenza e un festino a luci rosse. Ma cosa avrai voluto dire, caro amico Andrea?

  3. Intrighi televisivi scarsamente comprensibili. La trama di questo corto non brilla per chiarezza.

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