Premio Racconti nella Rete 2013 “Milou e la ricerca del forziere d’oro” (sezione racconti per bambini) di Matteo Sereno
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2013Quando Milou decise di partire alla ricerca del forziere d’oro i suoi amici rimasero molto perplessi. Qualcuno provò a farle cambiare idea, altri provarono a dirle che si trattava di una vecchia leggenda senza alcun fondo di verità, altri semplicemente rimasero senza parole. A tutti Milou rispondeva allo stesso modo “Devo partire, è una cosa che mi sento di fare da tanto tempo! Questa ricerca è molto importante per me.”
Ed arrivò il tempo della partenza. Milou rimase molto sorpresa vedendo quanti volevano salutarla. Sorpresa di scoprire quante persone le volevano bene.
Il cammino era molto lungo e Milou partì di buon ora. Sulla sua strada incontrò un saltimbanco con un banchetto per il gioco delle tre carte. “Gioca con me. È facile vincere!”, le disse con un sorriso ammaliante. E lei giocò. Giocò tante volte e vinse, era felice. Anche il saltimbanco sorrideva, ma il suo era un sorriso beffardo. Le diede in premio due cristalli scintillanti, sembravano due diamanti. Milou li prese e stingendoli in una mano riprese il cammino. Era felice ma presto si accorse che i due cristalli non erano diamanti, ma lacrime. Lacrime di dolore e tristezza che l’accompagnarono per buona parte del suo cammino.
Proseguendo il suo cammino incontrò un gufo che stava appollaiato sui rami di un albero. “Milou, la tua è una ricerca importante ma non farti ingannare dalle apparenze. Hai visto cosa è successo con il saltimbanco. Fai attenzione alle facili promesse, non sempre chi ti sorride ti vuole bene. Continua su questa strada, arriverai al bosco degli alberi di ghiaccio. Non sarà facile attraversarlo, ma devi farlo, dopo troverai quello che cerchi”. Milou seguì i consigli e presto si ritrovò nel bosco. Sebbene fosse stata avvisata delle difficoltà, ansia e angoscia ben presto cominciarono ad assalirla. A parte il freddo, la cosa che amplificava la desolazione di quel luogo era la nebbia. Una nebbia che invadeva l’anima. Tutto era bianco, ma non un bianco luminoso, un bianco smorto, triste. Si faceva fatica a distinguere gli oggetti anche a distanza ravvicinata. Le lacrime le scendevano copiose sulle guance e la tristezza le attanagliava il cuore, ma nonostante questo Milou procedeva. Il suo passo era lento, faticoso, ma lei non si fermava.
Nel centro del bosco intravide una figura in lontananza. Avvicinandosi riconobbe una vecchietta intenta a cucire dei pezzi di stoffa. Alcuni pezzi venivano rammendati e altri gettati via. Stupita da quella visione, Milou chiese alla vecchietta “Cosa stai facendo in questo luogo così desolato ?”. La vecchietta sollevò lo sguardo e le disse “Milou, io riparo i sogni lacerati. Alcuni si posso recuperare, altri purtroppo no e devo scartarli. Il tuo sogno non è qui, è ancora con te. Continua con la tua ricerca, e se sarai forte troverai la tua meta. Verso la fine del bosco, quando la nebbia si dirada, troverai un olmo. Scava alla base del grande albero e troverai il tuo tesoro”. Milou salutò la vecchietta e ripartì.
La traversata del bosco durò ancora a lungo, ma Milou si sentiva rinfrancata dalla parole della vecchietta e continuò verso la sua meta. Alla fine del bosco trovò l’imponente olmo come le aveva annunciato la vecchietta e alla base dell’albero degli attrezzi per scavare. Si mise subito a scavare e dopo un po’ trovo il forziere. Sulle ali dell’entusiasmo lo aprì senza pensarci. Il forziere conteneva una matita tutta d’oro. Era tanto scintillante che si faceva fatica a guardarla. Nella parte alta era incastonata una perla bellissima. Milou non capiva e rimase immobile a contemplare lo strano contenuto del forziere. Prendendo la matita fu attraversata da una specie di scossa. La matita sembrava emanare una strana energia.
Mentre rifletteva sugli avvenimenti riapparve il gufo “Milou, questo è il tuo tesoro. Questa è una matita magica. Chi la possiede ha il potere di disegnare i sogni. Fai attenzione se decidi di prenderla. È una grossa responsabilità. I sogni non sempre sono belli, ci sono anche sogni che fanno piangere. Questo è il significato della perla”.
Milou pensò e ripensò alle parole del gufo, poi prese con sé la matita e si avviò sulla strada del ritorno.
Alcuni dei suoi amici sostengono che da quel giorno gli occhi di Milou fossero ancora più luminosi di prima.
Una bella favola, ben scritta. Il vero tesoro è riuscire a sognare e realizzare i propri sogni. Un bel messaggio poetico per piccoli e grandi. Complimenti!
Grazie Silvia,
delle belle parole. Sono agli inizi e commenti come il tuo mi riempiono di entusiasmo
Grazie ancora
Ciao Matteo, mi è piaciuto davvero il tuo racconto…soprattutto l’interpretazione della perla. In questo contesto l’hai interpretata foriera di speranza invece che di lacrime. Speranza nel saper interpretare i sogni…ecco perchè gli occhi di Milou sono più luminosi. Una gran bella favola positiva. Complimenti! Un abbraccio
Complimenti per la tua fiaba che però ha simboli non sempre facili da comprendere, soprattutto per un bambino.
Bella favola, ricca di spunti educativi davvero interessanti! Bravo!