Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2012 “A tavola” di Rossella Arena

Categoria: Premio Racconti per Corti 2012

Un uomo e una donna: uno di fronte all’altra, a distanza di tre metri, nello spazio vuoto. Si guardano e nei loro occhi leggono: gioia, amore, paura.

“Hai paura?” urla l’uomo alla donna, rompendo il silenzio. La donna si irrigidisce, il suo sguardo si abbassa. L’uomo le volta le spalle, incurante: una figura vestita di scuro porta davanti a lui dei fornelli, dove inizia a cucinare con arte, riempiendo ben presto lo spazio di accattivanti aromi.

La donna si riscuote e compie dei passi nella sua direzione. Quando si ferma al centro dello spazio, la stessa figura di prima le pone davanti una tavola, che di buon grado si dispone ad apparecchiare.

 

Sui muri bianchi sono visibili adesso delle finestre, attraverso cui si fa strada il sole. I suoi raggi illuminano la donna, che indossa un bellissimo vestito rosso, scollato. Illuminano anche la pelle dell’uomo, che come quella di lei è piacevolmente abbronzata. Lui abbandona per un attimo la cucina, la prende per mano, la aiuta a preparare la tavola, le poggia le labbra sul collo.

“Ho voglia di far l’amore con te” dichiara. “Sei bella oggi, profumi di angeli e rose”.

“E com’è il profumo degli angeli?” chiede lei divertita, arrossendo.

“Non lo so tesoro! Ma tu ce l’hai!” esclama lui tornando ai fornelli, con un sorriso seducente e compiaciuto. La donna non sorride, pensierosa si siede in silenzio al tavolo ormai pronto, guardando distratta nella direzione opposta a quella dell’uomo. “Non mi dici niente oggi” si lamenta lui, riempiendole il piatto di pasta. “Mangia allora!” Lei cerca il cibo vogliosa, e poi guardando l’uomo, di nuovo incontra nei suoi occhi il desiderio. Questa volta le sfugge un sorriso: è bello lui, molto bello. Il suo corpo e il suo viso hanno i colori del cioccolato, come quelli della donna. Lei riesce a vedere anche il colore della sua anima: è gialla, rossa e nera. Gli dice:

“La tua anima ha delle zone nere”.

Lei tiene gli occhi ben aperti e fissi su quel nero, che disegna i contorni delle loro paure. Lui si siede a tavola e mangia; non dice più nulla, i suoi occhi ogni tanto si rabbuiano e guardano altrove.

Lei dice ancora: “Sei bello e mi piaci molto. Sei anche dolce, solare, profondo”. Fa una pausa, gli occhi le lacrimano ora: “Io so tutto della tua profondità”.  Lui la guarda incerto. Lei continua: “Io però non sono la tua donna e non voglio più mangiare insieme a te. Grazie per l’invito, ma questa volta vado via”. L’uomo smette di mangiare, rivolge alla donna uno sguardo aggrottato, ferito. “Hai rovinato tutto” mormora. “Non c’era nulla da rovinare” scandisce lei con la voce ben ferma, mentre si alza.

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3 commenti »

  1. Ciao a tutti! Davvero in extremis, ma sono riuscita a partecipare. Mi piace molto la categoria “Racconti per corti”; esplorando i vostri lavori, ho trovato diverse immagini suggestive, anche se in molti casi invocherei una maggiore volontà di perfezionamento del testo. Sarei felice di ricevere dei commenti da chi mi leggerà, prima che arrivi il responso della giuria. Grazie!

  2. Ciao Rossella 🙂 hai saputo creare con la scrittura una bella immagine… complimenti

  3. Grazie Valentina!

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