Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2012 “La partita di tennis” di Paolo Braccini

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2012

Marco si è appena separato da Carla e ha finito di traslocare nel suo nuovo appartamento. Mentre sta svuotando gli scatoloni, ripensa alla relazione appena terminata, durata per più di vent’anni. Cerca di individuare un momento, un episodio da cui la situazione abbia iniziato a deteriorarsi, ma non lo trova; la vita di coppia  è andata pian piano esaurendosi senza che nessuno dei due facesse molto per evitarlo; con Carla comunque il rapporto è buono, anche se ognuno segretamente pensa che la colpa di ciò che è successo sia da imputare all’altro.

A un certo punto, in uno scatolone,  Marco trova  una videocassetta, che era sommersa da cianfrusaglie varie. Si tratta di una vecchia VHS, piuttosto anonima ma con una etichetta sulla quale è scritta a penna una data: “ 12.6.1995”.

Marco è incuriosito dalla videocassetta, della quale non ricorda il contenuto; decide quindi di metterla subito nel videoregistratore. Si tratta di un filmato di pochi minuti girato durante una partita di tennis; nel video si vede Marco, più giovane e con la barba, ci sono Luciano e Alice, due amici di Marco e Carla con i quali uscivano spesso durante quegli anni. C’è poi una ragazza giovane, alta e biondissima, che gioca in coppia con Marco. Dei quattro chi gioca peggio è Marco, che sbaglia dei colpi semplicissimi. Il video sembra girato da Carla, o almeno lo immagina Marco, vedendo gli sguardi, i sorrisi e le battute che lui rivolge verso l’obiettivo. Quello però che lascia molto perplesso Marco, è che non ricorda chi sia la ragazza, né in che occasione sia stato girato il video; forse Carla può aiutarlo  e quindi decide di telefonare alla sua ex:

– Ti dicevo che ho trovato questo video di cui non mi ricordo in che occasione sia stato girato, sai io non gioco mai a tennis, quelle poche volte che l’ho fatto eravamo in vacanza con qualcuno, poi non mi ricordo di averlo mai fatto con Luciano e Alice…

– Una volta almeno lo abbiamo fatto, ti ricordi, fu durante la vacanza in quel villaggio della Sicilia, mi sembra anche di averti filmato in quella circostanza…

– Si, intendevo mai in quel periodo. La vacanza fu nel ‘97, io nel video ho la barba, sono certo di essermela tagliata nel ‘96 quando ho cambiato lavoro…

– …si, me lo ricordo anche io.

-…è stato anche in quella occasione che abbiamo iniziato a vederci più spesso con Luciano e Alice, ti ricordi, io e Luciano prendevamo  lo stesso treno per andare al lavoro…quella del ‘97 fu proprio la prima vacanza che abbiamo fatto insieme…

– Mi sembra…

-…e poi non mi ricordo chi sia mai la ragazza che gioca con me

– Potrebbe essere un’insegnante di tennis?

-Tutto può essere, però dal modo come gioca, molto approssimativo, non mi sembra una insegnante…

 

Marco riguarda più volte il video, in cerca di un dettaglio, di un particolare che possa permettere di far luce sulle circostanze in cui sia stato girato, ma non riesce a ricordarsi niente. Decide di telefonare anche a Luciano, con il quale, dopo che con Alice si è trasferito in un’altra città, non si sente più molto spesso.

– …e così nel video si vede io, te e Alice, con questa ragazza che non mi ricordo chi sia, che giochiamo a tennis…a un certo punto, dopo un colpo sbagliato, mi rivolgo verso l’obiettivo e dico sorridendo “Che stronza! Con te poi facciamo i conti…” per cui presumo che fosse Carla a riprenderci, però non mi ricordo né quando né dove…

– Ma non mi hai detto che c’è una data scritta sopra?

– Si, il 12.6.1995, e in effetti in quel periodo portavo la barba, però non mi sembra che io e te abbiamo mai giocato a tennis prima delle nostre vacanze in Sicilia..

– E’ vero e te lo posso dire con certezza perché mi ricordo che sul traghetto abbiamo incontrato quel tennista famoso…e tu mi avevi parlato del corso che avevi fatto da ragazzo; così mi ero fatto una idea di te che eri una bravo tennista, ma poi, la prima volta che abbiamo giocato insieme, mi sono reso conto che eri veramente scarso…

– …in effetti non credo che, una volta passati i diciotto anni, abbia mai giocato a tennis se non durante una vacanza…

– Ma almeno il luogo dove è stato girato il video lo riconosci?

– Non mi dice niente, è un luogo piuttosto ordinario, e poi c’è un muro e degli alberi che di fatto impediscono di capire cosa ci sia intorno…

 

Dopo qualche giorno, Marco osserva nuovamente il video. C’è una cosa che prima non aveva notato: è come un cartello, una targa posta su di un lato del seggiolone dell’arbitro. In quel cartello c’è scritto qualcosa ma non si riesce a distinguere; prova ad ingrandire il fotogramma e riesce a leggere con una certa difficoltà la scritta presente sul cartello: “Tennis Club Playa de Aro”. Marco chiama Carla:

 

– Ciao Carla, ti ricordi in che anno siamo stati in Spagna?

– Nel 1999 mi sembra, perché?

– Perché nel video che ti dicevo sono riuscito ad individuare un cartello con scritto “Tennis Club Playa de Aro”; ora mi ricordo che quando siamo andati in Spagna con Luciano e Alice ci siamo fermati un paio di giorni proprio a Playa de Aro…

– E’ vero, ma in quei due giorni abbiamo visitato mezza Catalogna! Ti ricordi, eravamo tutto il giorno a giro e quando la sera tornavamo all’albergo eravamo distrutti! Non penso proprio  che qualcuno di noi avesse la forza per giocare a tennis…

– Hai ragione…

– E poi nel ‘99 non avevi la barba!

– Vero…

 

Passano i giorni e Marco non è riuscito a scoprire più niente; ormai non guarda più la videocassetta, anche se ogni tanto ci pensa. Una sera sta tornando a casa in auto. E’ stato fuori per lavoro e mentre sta passando per un paese vicino, nota una insegna su di un lato della strada: “Tennis Club Playa de Aro”. Con quel misto di ansia e di eccitazione di chi pensa di essere sul punto di risolvere un piccolo mistero, Marco decide di seguire le indicazioni ed arriva ad un parco nel quale, tra i pini, ci sono due campi da tennis recintati, con un chiosco all’ingresso, dentro il quale una giovane donna sta lavorando al computer. Marco osserva i due campi da tennis, ma sono molto diversi da quelli del video. La donna  nota Marco, esce dal chiosco e gli chiede se ha bisogno di qualcosa.

– No, grazie…ma…lei sa per caso se nel ‘95 i campi fossero recintati da un muretto?

– Nel ‘95 qui c’erano dei terreni incolti, i campi da tennis sono stati costruiti  nel 2000, insieme a queste case qua attorno.

– Per caso, conosce altri tennis club con questo nome?

– Mai sentito, consideri che gioco a tennis regolarmente e ho girato molti circoli nella zona, ma non ho mai trovano niente con lo stesso nome; del resto non è un nome comune. Io e mio marito abbiamo deciso di chiamarlo così dopo un viaggio in Spagna, nel ‘99…

– Nel ‘99 c’ero anche io a Playa de Aro…

– E’ per questo che si è fermato?

– No…

Marco racconta la storia della videocassetta, di come stia cercando di scoprire dove può essere stata realizzata e chi sia la persona che gioca a tennis con lui.  La donna si chiama Sara, e gestisce, aiutata da una amica, il tennis club dove Marco si è fermato. In realtà prima lo gestiva insieme a suo marito; entrambi erano tennisti e hanno partecipato a numerosi tornei locali; prendere in gestione quel tennis club era un modo per fare una attività che piacesse ad entrambi, per unire passione e lavoro. Poi due anni fa il divorzio, quando Sara ha scoperto un tradimento del marito. A differenza di Marco, per lei il divorzio è stato molto doloroso, ha avuto difficoltà a farsene una ragione e solo adesso ne sta venendo fuori. I due rimangono a parlare per più di un’ora, fino a quando Sara deve chiudere il circolo per andare a casa. Mentre Sara saluta, Marco ha un’idea: dato che Sara è una tennista, forse se vede il video può fornire  qualche indicazione utile, magari può capire dove sia stato girato o addirittura chi sia la ragazza. Così propone a Sara di seguirlo a casa sua. Sara è titubante, in fondo Marco è uno sconosciuto, però le ispira fiducia, lo trova una persona intelligente e interessante, e quindi alla fine decide di accettare l’invito. Nel tragitto in auto i due hanno modo di conoscersi meglio. Sara ha un’aria molto dolce, mora e piccolina, con un bel sorriso. Poi quando ride, chiude quasi completamente gli occhi e questo la rende un po’ buffa. Comunque è carina. Marco e Sara scoprono di avere alcune cose in comune: per esempio la passione per la lirica, con Sara che da piccola sognava di fare il soprano, ma in realtà è stonata come una campana. Oppure la cucina, dove Marco si considera un cuoco provetto, anche se i suoi amici rimangono perplessi di fronte ai suoi esperimenti.

I due arrivano a casa e Marco va a prendere la cassetta. Doveva essere nella libreria insieme ad altri vecchi video, ma non c’è più. Eppure è sicuro di averla lasciata proprio lì. Forse è tra i DVD…no, nemmeno lì. Prova a vedere in giro, ma non riesce a trovarla. Si guarda attorno un po’ sconcertato, forse l’ha lasciata nel videoregistratore…no, non c’è.

Sara lo guarda divertita, alla fine fingendo impazienza esclama “E allora il video?”

– Non so, ero sicuro che fosse qui….

– Devo dire che questa è la scusa più originale che un uomo ha usato per portarmi a letto!

Si avvicina a Marco, lo guarda negli occhi sorridendo e  lo bacia.

 

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1 commento »

  1. Ciao Paolo. Carina l’idea e carino il finale anche se, a mio parere, un po’ “tirato via”. Sembra proprio pronto per un corto. Un’ultima cosa, ma sempre parere personale: dovresti curare di più il linguaggio, non tanto dei personaggi quanto della voce narrante.
    In bocca al lupo.

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