Racconti nella Rete®

Un uomo vive in un seminterrato che affaccia su una grande strada di città; dalle finestre dell’appartamento guarda passare gambe e piedi di gente che cammina veloce mentre si sentono in lontananza motori e clacson di auto ed autobus. Una televisione in bianco e nero è accesa sul frigorifero. Il pensiero dell’uomo è concentrato su un piatto di spaghetti e non gli interessa niente altro, quindi è troppo intento a prepararsi la tanto agognata pietanza per rendersi conto fino in fondo quello succede fuori; e proprio sotto le sue finistre ci sono varie scenette. Prima una mignotta abborda un cliente , poi una manifestazione di operai finisce con degli scontri riempiendo la casa dell’uomo di lacrimogeni per non parlare dello spavento avuto dopo lo scoppiettare della marmitta di una vespa che per poco non fà rovesciare il sugo della pasta. Ad un tratto una bambina perde la mamma proprio lì davanti ed ecco comparire quello che sembra un prete che porta via la piccola ma che in realtà dai piedi taurini si capisce trattarsi del diavolo; l’uomo sulle prima minaccia a voce l’essere immondo ma poi, per evitare che la pasta fuoriesca dalla pentola, si riconcentra sui fornelli. Alla televisione danno la notizia della scomparsa e l’uomo dell’appartamento vede intervistati tutti i personaggi passati sotto le sue finestre ma questa volta a figura completa; comunque lui non ne ricosce nessuno tanto è impegnato con quel piatto di spaghetti al pomodoro. Anche quando il diavolo è invitato come esperto nello studio televisivo l’uomo, sottomesso all’iconografica dello schermo, non ne riconosce la colpa obbedendo al suo invito di pregare per la bambina scomparsa. Alla fine il piatto è pulito come la coscienza dell’uomo; il rutto finale sancisce l’obiettivo raggiunto.