Premio Racconti per Corti “2012 “Vecchio lupo” di Giorgia Bruzzone
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012Lugano – appartamento al 4° piano
Una madre di 40 anni e la figlia di 15 stanno pranzando, senza guardarsi
MADRE
Mi dispiace
FIGLIA
Non me lo dovevi fare
MADRE
Glielo dovevo
FIGLIA
E’ un vecchio paralizzato
MADRE
Ha fatto tanto per noi
FIGLIA
Se ci fosse papà, non lo permetterebbe
La donna inizia a piangere. La figlia giocherella con la minestra
FIGLIA
Questa minestra fa schifo
MADRE
Ti prego
FIGLIA
E anche tu, come madre, fai schifo
La guarda con disgusto
Non preoccuparti. Farò trascorrere al Signor Gruber un compleanno indimenticabile
ore 19
Solange suona il campanello di un’austera villetta. Le apre una signora di mezza età
SOLANGE
Buonasera. Sono Solange Benoit
DOMESTICA
E’ in ritardo
SOLANGE
Mi dispiace, ma …
DOMESTICA
Non mi interessa. E’ arrivata e me ne vado
Prende soprabito e borsa
DOMESTICA
La cena è in cucina. E’ mai stata qui?
SOLANGE
E’ la prima volta
DOMESTICA (facendo spallucce)
Si abituerà. Come sua madre. Ci si abitua sempre al lusso
Se ne va. Arriva un vecchio di una magrezza spaventosa su una sedia a rotelle
VECCHIO
Benvenuta, mia cara
SOLANGE
Signor Gruber
GRUBER (sogghignando)
In pelle e ossa. Per servirla
SOLANGE
Credevo il contrario
GRUBER (prendendole la mano)
Sei bella come tua madre. Ma non le somigli
SOLANGE (chiudendo gli occhi)
Mi dica cosa vuole. E facciamola finita
GRUBER
Sono un artista. Le cose belle pretendono tempo. E tu hai molto da imparare. Ti plasmerò come si deve
Si dirige verso la libreria
Mangeremo più tardi. Seguimi
Tocca una parete che si apre
Non hai da temere. Tua madre ti ha detto che non ti toccherò, vero?
SOLANGE
Me lo ha ripetuto fino alla nausea. Ma non so cosa lei vuole da me
GRUBER (sogghignando)
Rosa non è mai stata di tante parole. Quindici anni fa aveva un corpo sodo e io ero in gamba. Ci siamo divertiti e il tempo è passato
SOLANGE
E’ un pittore?
GRUBER
Un artista. La mia arte è per pochi eletti
Entrano in una stanza buia. Il locale si illumina a giorno
SOLANGE
Dio mio!
GRUBER
Hai ragione. Questa è opera di Dio
Ovunque ci sono cadaveri carbonizzati
GRUBER
Gente fortunata. Purificata dalla fiamma di Dio. Entrata nell’eternità
SOLANGE
Lei è pazzo! E mia madre mi ha mandato da lei!
GRUBER
Rosa sapeva. Per alcuni, è stata lei la mia mano
SOLANGE (arretrando)
Lei sta mentendo! Non può essere vero
GRUBER
Rosa è stata una brava assistente. Tu sarai ancora meglio. Non potrebbe essere altrimenti. I figli superano sempre i genitori
SOLANGE
Mi sento male. Voglio uscire. C’è un caldo soffocante
GRUBER
Tu sarai la mia erede. Un’artista anche migliore di me
SOLANGE (accasciandosi a terra)
Mi lasci andare
GRUBER
E’ il tuo battesimo. Devi resistere. Attirerai qui le tue opere. Le plasmerai con il sacro fuoco. Diverrai tutt’uno con lui. Non ne potrai fare a meno perché tu sei mia…
Si ode uno sparo. E Gruber si accascia sulla sedia con un buco in fronte. Un ragazzo entra con una pistola in mano
RAGAZZO
Solange!
SOLANGE
Brucio
RAGAZZO (aiutandola ad alzarsi)
Quando mi hai detto di seguirti, non capivo… ma qui c’è stata un’ecatombe! Andiamo via. Dalla polizia. Tua madre non la passerà liscia
SOLANGE
Che dici, Carlos? La vuoi denunciare?
CARLOS
E’ un’assassina! Mi gira la testa… non riesco a respirare
SOLANGE
No, Carlos, no
Lui scivola a terra. Lei si avvicina a Gruber. Gli sfiora i capelli e afferra la tanica di benzina dietro la carrozzina
SOLANGE
E’ tempo che l’alunna superi l’aiutante. E anche il maestro
Si avvicina a Carlos
SOLANGE
Che si spalanchi la porta del fuoco. Che la fiamma dell’arte arda sulla tua carne. Gioisci Carlos! Ammira e senti su di te l’essenza della purificazione di Dio!
Dio mio!!! cito una frase di Solange 😀
storia terrificante ma incisiva. brava Giorgia, in bocca al lupo