Premio Racconti nella Rete 2012 “Io non mi innamoro” di Valentina Addesso
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012La Stanza di Claudia è illuminata da una ventina di romantiche candele poggiate qua e là tra libri universitari e orsacchiotti. Due cartoni di pizza vuoti giacciono su un piccolo tavolo basso, vicino al quale Claudia e Sergio sono seduti su dei cuscini colorati. L’innocenza di Claudia permea ogni cosa con un sottile strato di magia, un mondo incantato che affasciana moltissimo Sergio. La lontananza non permette ai due innamorati di vedersi spesso, e di questo Claudia ha paura, sopratutto quando una storia ai primi passi ha bisogno di presenza, di contatti, di piccole attenzioni. Nonostatne le paure della ragazza, ogni promessa che esce dalla bocca di Sergio è calda, incoraggiante, accogliente, piena di intenzioni serie. I due si baciano con desiderio, stringendo i loro corpi.
Il mattino dopo Sergio è già andato via. In cucina, davanti ad un caffè, Claudia viene interrogata sulla notte appena trascorsa dalle sue due curiose coinquiline. Le ragazze hanno conosciuto Sergio, lo trovano simpatico e affidabile. È più grande, lavora, e anche se sta un bel po’ lontano riempie Claudia di attenzioni. A detta delle due ragazze Claudia non deve far altro che lasciarsi andare, senza le sue solite paure e la solita sfiducia verso l’altro sesso. L’amore è una cosa semplice e va presa a piene mani. Il cellulare di Claudia trilla: le è arrivato l’ennesimo messaggio da parte di lui. Due paroline, giusto quelle per farle capire che la sta pensando.. Claudia sorride, questa volta davvero sente di potersi fidare.
Come ogni sera Claudia si siede con la tazza di te bollente davanti al pc aperto. Dall’altra parte, in videochat, Sergio ride mostrando anche la sua tazza, che diversissima nella forma e nel colore, sembra più una zuppiera di fortuna. Nelle loro parole la voglia di poter presto bere assieme il te la sera, farsi le coccole e stare finalmente vicini… magari con due tazze accoppiate!
Ed è a quella dolce fantasia che Claudia sta ancora pensando, quando il giorno dopo, ad un mercatino si ferma a comprare una coppia di bellissime tazze verdi. Sergio nel frattempo è in ufficio, davanti al suo pc, quando il telefono del ragazzo comincia a vibrare. Sul display si legge “Amore”. Seccato Sergio ignora la chiamata, fino a quando il suo secondo telefono non vibra a sua volta. Questa volta sul display si legge “Claudia”. Sergio confuso ignora anche lei.
Qualche giorno dopo, in un parco, Sergio si dirige pensieroso verso una ragazza seduta ad una panchina che lo sta aspettando. Angela lo guarda avvicinarsi, sorride e gli va incontro buttandoglisi disinvoltamente al collo. Sergio non si sottrae alle sue labbra. Angela è ferrea nel chiedergli se il tempo passato a riflettere sia abbastanza, e se si è deciso infine di ritornare finalmente a casa.
Sono passati diversi giorni, in cui Claudia non ha avuto più notizie di Sergio. Il ragazzo, che all’inizio non rispondeva più alle sue chiamate, ha ora addirittura spento il telefono. Mentre è in preda all’ansia, una chiamata di Sergo la sorprende. Il ragazzo in poche e fredde parole le fa capire che quella con lei è stata solo una parentesi, che alcuni sogni non sono fatti per sopravvivere, la vita vera è tutt’altro. Claudia è scioccata, balbetta a stento poche parole. Eccole, le sue paure materializzarsi e diventare frecce di fuoco allo stomaco: -Ma… hai detto di essere innamorato di me…- Dopo un lungo silenzio la voce di Sergio è come quella di uno sconosciuto –Io non mi innamoro- le dice con voce fredda.
E’ sera, l’ora del te. Sergio è seduto sul divano con Angela. Le offre da bere dalla sua tazza, ma la ragazza lo scosta, indaffarata a mettersi lo smalto alle unghia. Il ragazzo fissa la sua tazza pensieroso…
E’ l’ora del te anche per Claudia, è l’ora che per diversi mesi ha aspettato trepidante tutti i giorni. Invece questa volta è sola. La tazza le vacilla tra le mani, mentre scossa dai singhiozzi cerca di soffocare il pianto nel cuscino. La sua stanza è immersa nell’assoluto silenzio, così piena e così vuota.
Una storia che tutti, prima o poi, sentiamo vicina per averla vissuta di persona. Complimenti per averla messa nero su bianco. Sarebbe bello se la prendessimo a monito per comportarci onestamente.
Grazie Gianluca 🙂
Succede spesso! L’amore forse è semplice, ma noi sicuramente no :-). Ciao Valentina
Ciao Rossella, si, ho cercato di raccontare quello che succede a molte persone.. 🙂 grazie del commento
Ciao Valentina,
mi sembra di conoscerti ma non ne sono sicura.
Ho letto il tuo racconto: bello e attuale purtroppo!
Chi di noi, se non ha vissuto in prima persona la stessa esperienza, non avrà una figlia, una sorella, un’amica che ha sofferto per amore, ingannata da uomini senza scrupoli…
In bocca al lupo!
Rita G
Ciao Rita.. non conosco nessuna Rita Gallo 🙂 forse il mio nome ti ricorda qualcun’altro
grazie per il commento, e si..purtroppo sono cose che succedono nella vita. Il mio spunto è reale, ma poi ci ho aggiunto molto con la fantasia 🙂
Ciao Valentina! bello il tuo racconto, in bocca al lupo per il concorso! 🙂
Il classico triangolo amoroso visto dalla prospettiva di chi, per forza di cose, è destinato a soccombere e a soffrire. Buona la storia e ottima la pulizia della scrittura :). Riuscitissimo il punto di svolta delle due chiamate con due diverse diciture sul display e buona anche la circolarità che mette in contrasto la scena iniziale e quella finale. Difetto – ma è un’opinione personale – è la difficoltà di rendere in immagini lo “strato di magia” e il “mondo incantato” della protagonista, ma forse questo sarebbe compito di un bravo regista!
Grazie Luisavi e Alessandro per i commenti 🙂
Alessandro, penso che, come dici tu, la “magia” e “l’incanto” possano essere messi in scena con una buona regia, ma anche con una buona stesura di sceneggiatura vera e propria (cosa che a mio avviso non si riesce a fare in un soggetto che richiede anche un numero limitato di caratteri). Grazie ancora per il commento 🙂
in bocca al lupo a tutti!!
Un testo delicato spietato e malinconico. Scritto benissimo
grazie m.mariella 🙂
‘Io non m’innamoro’.
Tragico, e assieme crudele, l’inciso che fa anche da titolo al tuo ‘corto’.
Quante ce ne sono, di persone così, povere di sentimenti, che ‘non s’innamorano’ – che quando ridono e anche quando piangono non gioiscono, e non soffrono – non davvero.
Molte ne abbiamo incontrate, e ancor più ci toccherà incontrarne sul nostro cammino.
Persone – fantasmi, a mio parere – che buttano via le chiavi della propria anima, che decidono di non concedersi a nessuno – forse perché hanno paura.
Forse perché non ne sono capaci.
Nel mio racconto dello scorso anno, avevo scritto che ‘non si è, se non si dà’.
Spesso, non si vive, perché non si è capaci di dare.
Triste. Tragico.
Ma vero.
Complimenti, Valentina.
Il regista giusto saprebbe rendere giustizia al tuo racconto, illuminandolo dei toni caldi della fiducia, evidenziando per contro le ombre di una spietata indifferenza.
In bocca al lupo! 🙂
Nikki
grazie Nikki per il bellissimo commento 🙂
quello che vorrei far arrivare di Sergio è la rinuncia… l’appiattimento stanco che accetta della sua vita per il semplice fatto che provare nuove e sconosciute emozioni è un “rischio” che all’inizio elettrizza e poi spaventa. Quanti ce ne sono così!!! e quante coppie si mantengono insieme per la “sicurezza” data dall’abitudine… triste e vero, purtroppo…
grazie ancora per il commento. in bocca al lupo anche a te!!! 🙂
ringrazio tutti per i commenti, per i suggerimenti e per lo scambio di idee 🙂
ammetto che è il mio primo soggetto “triste” se lo si può definire in questo modo. di solito “maschero” tematiche serie sotto storie più leggere, quindi ero abbastanza scettica riguardo al risultato. Il vostro apprezzamento mi fa molto piacere.
buona serata a tutti 🙂
Ciao Valentina, grazie per il tuo commento alla mia storia, provo a farne uno per la tua. Mi piace come descrivi gli stati d’animo dei personaggi ed è naturale immedesimarsi. L’immagine finale di Sergio che fissa la sua tazza pensieroso è perfetta per mostrare un ragazzo confuso e insicuro. La storia lascia aperte (immagino volutamente) molte possibilità e domande: riuscirà Sergio a capire di chi è innamorato veramente? Tornerà da Claudia? Claudia reagirà e supererà quel brutto momento? Ecco forse quello che metterei è un finale imprevisto e impensabile… e poi girerei un bellissimo corto. Complimenti e in bocca al lupo!
grazie Peppino 🙂 si ho volutamente lasciato un finale sospeso… magari nella stesura di sceneggiatura vera e propria lascerei uno spiraglio per claudia, che, come per tutte le delusioni d’amore riesce poi a superarla! ma per Sergio il finale è proprio questo: a contrario di claudia non è solo, non lo sarà mai… ma vivrà la sua apparente serenità (data dalla piatta e comoda abitudine) sempre accompagnato da attimi di malinconia e dal pensiero “e se invece avessi deciso di rischiare..??”
molte coppie vanno avanti così per una vita… salvo forse poi scoppiare nella “crisi di mezza età” tipica di molti uomini.. ma su questo ne uscirebbe un’altra storia.. 🙂
grazie ancora per il commento!! 🙂
Sergio promette, sembra affidabile.
Ma presto si dimostra un uomo abituato a mentire.
Avrebbe potuto dire alla ragazza la verità e lasciarla libera di decidere.
Invece ne carpisce i sentimenti attraverso l’inganno e recita la parte fino a quando il gioco gli conviene, forse solo per il gusto della conquista e per rafforzare la propria autostima, evidentemente precaria.
E’ questo che mi ha colpito del personaggio: il cinismo con cui gioca con i sentimenti della ragazza.
Dietro il pianto di lei non c’è soltanto il dolore per questa storia finita, ma soprattutto la consapevolezza di essere stata manipolata proprio dalla persona di cui si fidava e a cui aveva affidato tutta se stessa.
Credo che sia questo a ferirla maggiormente, più della perdita di un uomo, forse troppo preso da se stesso per essere capace anche di dare e non soltanto di ricevere.
E’ un racconto intimista, ma fatto di immagini penetranti e molto efficaci nel mettere a nudo i sentimenti della protagonista e le sue reazioni emotive.
Ti auguro di poterlo rivedere sullo schermo.
ciao
Ciao Gioacchino.. esattamente!! hai colto in pieno il significato che speravo di trasmettere.. 🙂
grazie mille per il bellissimo commento!!! 🙂