Premio Racconti per Corti 2012 “Plot (Portami Laddove Oserei Tanto) di Vito Pappa
Categoria: Premio Racconti per Corti 2012Una piccola nuvola di fumo ondeggia davanti ad una fonte di calore che, di primo acchito, non si può identificare. La stanza è semibuia.
C’è una finestra completamente spalancata che, a causa del vento, procura un rumore avverso. Tommaso è seduto alla scrivania, davanti al suo computer. Sta fumando nervosamente una sigaretta. Di tanto in tanto, con un intervallo di tempo regolare, appoggia la sigaretta nel posacenere, qualche battuta sulla tastiera e poi di nuovo una profonda boccata alla sigaretta. Il fumo batte contro lo schermo del computer per poi dileguarsi lentamente verso la piccola abatjour.
Vicino al posacenere si trova un bicchiere di vetro. Dopo aver spento la cicca Tommaso afferra il bicchiere e, non appena si accorge che è vuoto, si alza e va in cucina per riempirlo. Sul monitor leggiamo una frase: A volte penso alla morte; da quando sei andata via questo sinistro pensiero invade le mie giornate.
Tommaso rientra nella sua stanza e dopo aver posato il bicchiere, riempito di vino rosso, vicino al posacenere, guarda l’orologio a muro (mancano pochi minuti alla mezzanotte) e prova a rileggere quello che ha scritto:
“Ricordo ancora il giorno del tuo funerale e quel pesante senso di vuoto che mi opprimeva; sapevo che da quel momento nulla sarebbe stato come prima ma non credevo, dopo due anni, di sentirmi ancora così. Tutto è cambiato. Io sono cambiato. Dopo la tua dipartita ho iniziato a bere e ho ripreso a fumare… sono gli unici momenti, a parte quando mi masturbo, dove riesco a non pensare alla morte. Stasera però, allo scoccare della mezzanotte, ti raggiungerò e potremo finalmente tornare a stare insieme. Voglio farla finita, sono stanco di essere solo… Aspettami, Anna, sto arrivando.”
Tommaso afferra il bicchiere e beve tutto d’un sorso. Poi, con fare deciso, si alza e va verso la finestra (sembra tormentato).
All’improvviso, alle sue spalle, due braccia forti lo stringono.
E’ Luca, il suo compagno.
LUCA
“Dai, si è fatto tardi, vieni a letto. Finirai il tuo plot domattina.” Gli sussurra all’orecchio.
TOMMASO
“Okay, arrivo. Dammi un secondo.”
Luca bacia Tommaso e si allontana.
Tommaso chiude la finestra e torna a sedersi. E’ mezzanotte.
Sullo schermo del computer (seguendo i movimenti del puntatore) vediamo che la pagina word viene salvata e poi spostata nella cartella “il mio racconto”.
carina come idea… però gran parte dovrebbe arrivare allo spettatore per mezzo di voce narrante o come?? Lo vedo più come raccontino con effetto sorpresa 🙂