Racconti nella Rete®

Alina è una prostituta romena di venticinque anni. Una mattina dopo il lavoro si ferma in un bar e vede una postazione PC in un angolo. Non è stata una bella nottata e Alina è stanca, ha voglia di parlare con qualcuno, di sentirsi una ragazza normale solo per un giorno, entra quindi in una chat e conosce Fabio. Alina per Fabio diventa Sofia e anche se solo per un’ora, la chat le permette di uscire dall’inferno della sua vita. Con il tempo l’appuntamento al bar diventa fisso. Una notte mentre è al lavoro, Alina incontra un cliente che vuole solo parlarle. Il ragazzo dice di chiamarsi Alessandro. Alina è spaventata, ha paura che il suo protettore possa vederla ma Alessandro riesce a convincerla. Cominciano a parlare, lui è diverso e Alina sente di potersi fidare, quindi si sfoga. Lei sarebbe disposta a smettere subito perché è innamorata e spera di avere una vita normale in futuro ma purtroppo è costretta a fare quella vita. Il ragazzo le offre il suo aiuto a patto che lei denunci il suo protettore. Dopo qualche titubanza Alina decide di farsi aiutare dal ragazzo. Il protettore viene arrestato e Alina è finalmente libera. La mattina seguente Alina torna nel bar per il quotidiano appuntamento con Fabio, parlano a lungo e in quell’occasione lui le confessa di essersi innamorato di lei e vorrebbe incontrarla. Alina è felice ma preoccupata, ha deciso di confessare tutto per liberarsi dal peso della menzogna. I due ragazzi fissano un appuntamento ma quando Alina raggiunge il posto concordato, vede Alessandro. I due ragazzi sono stupiti. Fabio spiega di essere un poliziotto e che quella sera essendo in borghese si era dovuto creare una falsa identità. Alina a sua volta confessa di essersi nascosta dietro Sofia perché si vergognava di quello che faceva e che solo così poteva uscire dalla sua vita ed essere se stessa, pulita. Quell’identità seppur fasulla le aveva dato l’occasione di conoscerlo. Fabio la abbraccia e la bacia.